La prevenzione conta moltissimo. Già nel 1991 uno studio pubblicato dal Medical Research Council inglese su Lancet dimostrò che la supplementazione di acido folico prima della gravidanza e nelle sue fasi precoci riduce significativamente il rischio di difetti del tubo neurale nei neonati. Secondo quello studio, infatti, l’assunzione di 0,4 mg al giorno di acido folico, prima della gravidanza, aveva comportato una riduzione dell’83% dei difetti del tubo neurale. E’ l’unico caso in cui possiamo drasticamente ridurre un rischio malformativo con una vitamina!
Ci sono altri vantaggi nell’uso preventivo dell’acido folico? Sì: una ricerca appena presentata dal dottor Radek Bukowski, al 28° Convegno americano di Medicina Materno-Fetale, indica come l’acido folico possa ridurre i parti prematuri precoci, quelli che compaiono tra la 20° e la 28° settimana di gravidanza, che si associano ai maggiori rischi per la salute del bambino proprio per questa grave prematurità. La riduzione di questo rischio è del 70% nelle donne che hanno assunto l’acido folico per un anno prima del concepimento, mentre i parti prematuri tra la 28° e la 32° vengono ridotti del 50%. L’effetto protettivo è dunque ottimale se l’assunzione è ben più lunga, per circa un anno prima del concepimento. Ultima chicca: alcuni dati preliminari indicano che assumere questa vitamina prima di un concepimento potrebbe migliorare anche la fertilità dell’uomo.
Ma non è solo questione di vitamine. Fare gli esami preconcezionali (che così si chiamano perché andrebbero fatti prima del concepimento) a entrambi i partner può aiutarci a cogliere quelle situazioni di rischio che vanno corrette prima. Per esempio, la negatività del test della rosolia deve indurre a vaccinare la futura mamma (assumendo per tre mesi un contraccettivo ormonale) così da evitare che una rosolia contratta in gravidanza, magari silenziosamente, possa provocare danni malformativi gravi al bambino. Ugualmente, la ricerca della toxoplasmosi e del cytomegalovirus ci diranno se siamo in condizioni di recettività (e allora il test andrà ripetuto più volte in gravidanza, per diagnosticare immediatamente l’eventuale infezione così da curarla tempestivamente). Per non parlare di possibili positività alla sifilide (ricomparsa baldanzosamente in Italia) o dell’HIV.
Pensarci prima è un segno di responsabilità e di amore verso il bambino che verrà.
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