Stefano L.
Quali sono i rischi legati all'età dell'uomo?
E per la donna?
Che cos'è la placenta previa?
Cosa dovremmo fare per verificare se siamo ancora fertili o no?
Una seconda importante verifica riguarda la pervietà delle tube e l’integrità del loro epitelio ciliato (che potrebbero essere stata lese da pregresse infezioni, specie da Chlamydia): gli esami sono in questo caso la sonoisterosalpingografia, l’isterosalpingografia o la laparoscopia.
Con ulteriori esami, infine, si possono accertare il funzionamento della tiroide, l’eventuale incompatibilità immunitaria del muco cervicale con gli spermatozoi del compagno, e la presenza di un’endometriosi o di fibromi, entrambe nemiche della fertilità.
Per l’uomo, invece, si procede con l’esame del liquido seminale (spermiogramma) e, in caso di anomalie, con una visita andrologica completa. L’anamnesi, in particolare, mira ad escludere la presenza di elementi di rischio legati a malattie, incidenti o fattori iatrogeni (varicocele trascurato, parotite postpuberale, traumi testicolari, criptorchidismo non operato tempestivamente).
L’ultimo elemento del check-up dovrebbe riguardare la qualità della “storia sessuale” della coppia, con particolare attenzione alla frequenza e alla modalità dei rapporti.
La fecondazione assistita risolve questi problemi?
Riguardo a quest’ultimo punto, però, va detto che con la fecondazione assistita la mortalità perinatale aumenta comunque in modo consistente, indipendentemente dall’età dei genitori.
Per quale motivo?
Esistono studi sull'argomento?
Dunque, nonostante gli indubbi successi, la fecondazione assistita non è assolutamente da mitizzare, in nessun caso.
Che cosa ci consiglia dunque di fare?
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