Ornella T. (Vicenza)
Il fatto che un disturbo del ciclo sia frequente non lo qualifica come normale. A 16 anni la normalità è la regolarità del ciclo, intesa come ritmo di 29+/-3 giorni contando dall’inizio di un flusso mestruale all’inizio del successivo, durata (5+/-1 giorno) e quantità del flusso (la perdita media è sui 35 millilitri di sangue per ciclo).
Lei o sua mamma avevate cicli regolari o irregolari nella vostra adolescenza? Ci sono casi di menopausa precoce in famiglia? O di malattie autoimmuni, come la tiroidite di Hashimoto o la celiachia? Quanto pesa sua figlia? Ha un peso normale, oppure eccessivo, oppure è troppo magra rispetto all’altezza? Il peso corporeo è un potente regolatore della regolarità del ciclo. Mangia in modo sereno, o ha disturbi più o meno evidenti del comportamento alimentare, di tipo restrittivo e/o bulimico? Si lamenta di essere sempre stanca? Potrebbe essere anemica. Va a scuola volentieri? Ha amiche e amici, o è solitaria? Le sembra serena o malinconica? Quanta attività fisica fa? L’eccesso di sport può creare una situazione di stress biologico che inibisce la regolarità dell’ovulazione e della produzione ormonale. L’inattività fisica facilita invece disturbi metabolici e ovulatori il cui primo segnale è proprio l’irregolarità del ciclo. Ha un aumento di acne, capelli grassi o peluria in sedi non tipicamente femminile, come il mento o l’addome (irsutismo)? Questi segni suggeriscono una difficoltà delle ovaie di lavorare correttamente, con tendenza al ritardo del ciclo (oligomenorrea) come succede anche a sua figlia. In tal caso sono presenti un alterato utilizzo periferico dell’insulina e un’aumentata produzione di ormoni maschili, responsabile dell’acne e dell’irsutismo.
Una valutazione clinica accurata è essenziale. Stili di vita sani, inclusa una regolare alimentazione e attività fisica quotidiana, e integratori amici (come il mio-inositolo; il ferro e acido folico, in caso di anemia da carenza di ferro) sono sufficienti a ottimizzare la regolarità, se non emergono altri fattori di disfunzione più rilevanti, da curare specificamente. Un cordiale saluto.
Prevenire e curare – Ciclo irregolare: che esami fare?
- Dosaggi ormonali, per la funzione ipofisaria, ovarica e tiroidea
- Valutazione dell’ormone anti-mulleriano, che indica la riserva ovarica, cioè il patrimonio di follicoli e ovociti (indice del livello di fertilità ovarica)
- Ecografia transaddominale (se la ragazza non ha ancora avuto rapporti) o pelvica per valutare le dimensioni delle ovaie e il numero di follicoli in maturazione, in modo da stabilire se le ovaie stesse siano multifollicolari e già francamente disfunzionali (sindrome da policistosi ovarica)
Acne e acne cistica Adolescenti e giovani Alimentazione e dieta Celiachia Ciclo, mestruazioni e disturbi mestruali Irsutismo Malattie autoimmuni Menopausa precoce Oligomenorrea e polimenorrea Peso corporeo Sindrome dell'ovaio policistico Sport e movimento fisico