Gabriella C., nonna preoccupata (Como)
Quando un/a adolescente è davvero autonomo e "maturo"?
1) il principio dell'autoprotezione, sul fronte della contraccezione, delle malattie sessualmente trasmesse, della guida veloce e della pratica sportiva, ma anche sul fronte delle amicizie “pericolose” perché troppo trasgressive;
2) il principio della responsabilità, verso la propria salute, non solo sessuale, con appropriati stili di vita. Ed esiste una responsabilità verso gli altri e verso la propria famiglia: quanti ci pensano?;
3) il principio del limite, e della necessità di mediazione fra impulsi/desideri e principio di realtà e autoprotezione.
Principi ancora più importanti quando necessità preventive o curative sembrino in conflitto con le aspettative personali.
La ragioni del corpo
- un’abituale riduzione delle ore di sonno;
- disturbi del comportamento alimentare;
- abbandono dello sport;
- uso di sostanze;
- precoce attività sessuale.
Un'abituale riduzione delle ore di sonno
La carenza di sonno cronica, così frequente oggi, causa:
- sregolazioni neurovegetative: altera il rapporto con il senso di fame e sazietà, favorendo disturbi del comportamento alimentare; dà sonnolenza diurna, aumentando il rischio di incidenti e il bisogno di eccitanti chimici; può causare variazioni della pressione, con tendenza a brusche crisi di abbassamento, specie nelle ragazze, e picchi, anche gravi, di ipertensione, se poi l’adolescente fa ricorso alla cocaina; causa un pervadente senso di stanchezza che riduce l’energia disponibile per vivere con consapevolezza, entusiasmo e positività;
- alterazioni emotivo-affettive: la riduzione abituale del sonno aumenta la vulnerabilità all’ansia e alla depressione, aumenta l’irritabilità, l’impulsività e l’aggressività riducendo la capacità dell’adolescente di interagire positivamente con gli altri;
- alterazioni cognitive: meno si dorme, meno si è capaci di ascoltare e leggere con attenzione: questo riduce in parallelo la capacità di concentrazione, apprendimento e memoria. La carenza cronica di sonno è una delle cause più frequenti e trascurate di molte insufficienze e molti fallimenti scolastici;
- alterazioni motorie: uno studio statunitense, condotto fra atleti universitari di basket, ha dimostrato che, a parità di allenamento, alimentazione e abitudini di vita, la percentuale di tiri liberi a canestro aumenta di ben il 9% se l’atleta dorme nove ore o più per notte. Significa che dormire di più migliora la concentrazione nel tiro, l’attenzione, la finezza esecutiva, la performance motoria e sportiva. Importante è capire che la stessa variazione di performance, a seconda della qualità e quantità del sonno, avviene nello studio e nella vita professionale;
- alterazioni comportamentali complesse, espressione di profonde alterazioni nel funzionamento di diversi sistemi del cervello. Se poi questo si unisce a una scarsa capacità dei genitori di educare i figli al rispetto delle regole, a una sana disciplina, a un uso appropriato e rispettoso del linguaggio, l’ingovernabilità dell’adolescente può comportare rischi importanti per la sua salute fisica ed emotiva, oltre che rendere faticose e dolorose le relazioni familiari.
Disturbi del comportamento alimentare
- di tipo bulimico, con sovrappeso e obesità, epidemici non solo nel mondo ad alto reddito. La cellula adiposa (“adipocita”) è un formidabile produttore di citochine ed altre molecole proinfiammatorie, responsabili, tra l‘altro, di neuroinfiammazione e depressione, così frequenti negli adolescenti sovrappeso, e che potenziano le conseguenze negative sull’immagine di sé, l’autostima, la fiducia nel proprio valore;
- di tipo restrittivo, fino all’anoressia, con perdita di peso, ma anche di sostanza cerebrale grigia (la parte “nobile” del cervello che sottende il pensiero), di muscolo (“sarcopenia”) e di osso (“osteopenia” fino all’“osteoporosi” nei casi più seri).
Un rapporto difficile, o francamente patologico, con in cibo è un semaforo rosso che si accende anche nel rapporto con il proprio corpo, da un lato, e con l’amore e i sentimenti dall’altro.
Abbandono dello sport
Uso di sostanze
Precoce attività sessuale
Perché lo sport è importante per vivere meglio le emozioni?
- il desiderio, come ricerca di gratificazione e piacere fisico ed emotivo (“seeking-appetitive-lust system”), si esprime in un movimento verso qualcuno o qualcosa che ci fa sentire eccitati, positivamente emozionati e, se la risposta è positiva, felici;
- la collera-rabbia (“anger-rage”) si esprime in un movimento contro qualcuno o qualcosa che ci ha, o ci sembra abbia, causato frustrazione, senso di impotenza, umiliazione, privazione, perdita di amore, di oggetti, di ruolo, di relazioni, di possibilità. È massima nei maschi perché è modulata dal testosterone;
- la paura-ansia (”fear-anxiety”) si esprime nel movimento di fuga da qualcuno, di allontanamento reale o simbolico dalla persona, dalla situazione o dall’oggetto che la causa. Essendo primariamente legata alla sopravvivenza individuale, coinvolge il sistema neurovegetativo, il simpatico, e quindi il sistema adrenergico che media le risposte di allarme primarie;
- il panico con angoscia di separazione (“panic-separation distress”), reale o simbolica, si esprime in un movimento verso qualcuno che ci consoli, che si abbracci, che allontani l’angoscia di abbandono e solitudine. E’ un’emozione dominante nei piccoli, in cui il bisogno di attaccamento fisico ed emotivo è essenziale per la loro sopravvivenza. Resta un’emozione forte e perturbante in tutti coloro che hanno subito una o più ferite sul bisogno di attaccamento.
L’attività fisica consente di esprimere, in luoghi e tempi appropriati, i movimenti associati alle emozioni, con una buona mediazione tra necessità di controllo degli impulsi, indispensabile per una migliore vita di relazione, e salute emotiva individuale. Davvero “mens sana in corpore sano”.
Per bambini e adolescenti, l’attività fisica è (anche) un salvavita emotivo! In più, almeno nello sport, bambini e adolescenti imparano a rispettare le regole del gioco: vi pare poco?
Le ragioni del cuore
- dipendenza dai social media e, in generale, dal mondo virtuale, con riduzione dell’esperienza reale del corpo – nell’attività fisica, nel gioco, nello sport, nel ballo, nella musica, nel teatro – con un’amputazione di esperienze fisiche, emotive e relazionali di gravità tanto maggiore quanto più la vita del bambino e dell’adolescente si sposta verso il virtuale. Così sostiene Flavio Mombelli, psichiatra e psicoanalista (comunicazione personale, 2014): «Lasciare solo un bambino davanti alla televisione è come lasciarlo solo in una grande città. Lasciare un adolescente solo davanti a Internet, è come lasciarlo solo in un quartiere a luci rosse»;
- imitazione dei comportamenti più trasgressivi e aggressivi, e più sessualmente espliciti, perché, per esempio, aumentano i “mi piace” sulla pagina facebook. Essere visibili diventa più importante del crescere bene: sereni, solidi, sportivi, educati, bravi a scuola, sanamente competitivi e felici nella vita.
Purtroppo non è semplice intervenire: un numero crescente di genitori ritiene di essere perfetto, non accetta suggerimenti, osservazioni, critiche affettuose, e si arrocca, spesso con risposte aggressive e distruttive che certo non aiutano a migliorare l’atteggiamento dei nostri bambini (giudicati i più maleducati d’Europa) e dei nostri ragazzi.
Un’educazione attenta alla dimensione etica e spirituale della vita è un dono formidabile che facciamo ai nostri piccoli: ma deve essere vissuta in prima persona dai genitori e condivisa con gli amici. «Verba volant, exempla trahunt» , le parole volano, gli esempi trascinano, dicevano i Latini duemila anni fa. Ci sarà il suo bel perché.
A lei, gentile signora, i miei auguri più affettuosi perché riesca a far riflettere i suoi familiari sul fatto che educazione, rispetto, cortesia non sono affatto superati. Oggi come ieri sono i pilastri del saper vivere, in migliore sintonia con noi stessi e con il mondo.
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