T.P. (Padova)
Quando diventa preoccupante l’autoerotismo? Quando è eccessivo o addirittura esclusivo. Quando è ossessivo. Quando la ricerca di questo tipo di piacere dilaga fino ad occupare tutto il tempo che un ragazzo dovrebbe vivere fuori casa, a scuola, con gli amici, conversando, ridendo, o dedicandosi a qualche passione vera, che siano lo studio, lo sport, la musica o la fotografia... Il punto non è il gesto in sé, ma la motivazione che lo sottende. Capire perché lo faccia ci aiuta a comprendere che cosa porti un ragazzo a rinchiudersi in sé, cercando un piacere solitario, a scapito della più esaltante scoperta di tanti aspetti belli della vita. E quali “vantaggi”, consci e inconsci, portino un adolescente a privilegiare un piacere fisico prevedibile, limitato, stimolato da fantasie e video hard, a scapito di tutte le emozioni vive e vere che accompagnano il desiderio e il piacere nella vita reale.
Da come lo descrive, sembra che il ragazzo abbia crescenti difficoltà ad avere degli amici, a uscire, a trovare motivi di soddisfazione, di apprezzamento e di autostima, nello sport e a scuola. Che non abbia ancora avuto l’opportunità, o il coraggio, di corteggiare una ragazza o un ragazzo, se l’orientamento fosse omosessuale e magari non ancora confessato, nemmeno a sé stesso. Ha mai avuto una fidanzatina, un flirt, un’attrazione per un’amica o amico reale, che lei sappia? O ha paura di essere rifiutato o deriso? Forse non si piace, o si vede brutto. Il timore del rifiuto potrebbe indurlo a preferire la sicurezza della sua camera, evitando il tempestoso mare del confronto vero e dell’innamoramento adolescenziale.
E’ anche possibile che suo figlio sia intrappolato da una depressione sottosoglia, attivata o scatenata dal primo lockdown. Se la masturbazione diventa eccessiva e/o ossessiva, è necessaria una diagnosi accurata, con psichiatra-sessuologo esperto, per una terapia appropriata. In parallelo, il ragazzo va incoraggiato a riprendere uno sport amato, a uscire, a ritrovare il filo smarrito dell’amicizia, affinché possa riscoprire il gusto di sperimentare nella vita reale desiderio, corteggiamento, piacere. E profumo d’amore.
Pillole di salute
L.M., email
Il dolore è segno di atrofia e secchezza dei tessuti genitali. Una terapia ormonale sostitutiva, almeno locale, genitale, la può aiutare. Ne parli con il medico di fiducia.
Link correlati:Universo del corpo (Treccani) - Leggi l'articolo di Alessandra Graziottin sulla masturbazione