Fiorella C. (Vicenza)
Per rispondere alla sua domanda, è un problema innanzitutto di competenza ginecologica, che nei casi più gravi merita anche un’attenzione psichiatrica. Si parla infatti di “sindrome disforica della fase luteale tardiva” quando le alterazioni del comportamento, quali irritabilità, aggressività e impulsività, ma anche difficoltà di attenzione, concentrazione e ascolto, riducono nettamente la capacità di autocontrollo. Questo succede in circa il 4-6% delle donne, con ripercussioni pesanti sulle relazioni interpersonali, anzitutto in famiglia, come le sta succedendo, e sul lavoro.
Accentuano la vulnerabilità a questa sindrome, che può diventare davvero invalidante, fattori genetici familiari, tra cui una maggiore sensibilità del cervello alle fluttuazioni ormonali; situazioni di stress, familiare e/o professionale; la carenza cronica di sonno; un’alimentazione sregolata con aumento di peso (il tessuto adiposo è un potente produttore di ormoni negativi per la salute e di citochine infiammatorie); e l’uso di alcol o stupefacenti.
La terapia richiede impegno sugli stili di vita, tra cui rispetto delle otto ore di sonno, riduzione del peso e attività fisica quotidiana (perfetta una camminata veloce, almeno di mezz’ora, meglio al mattino) per scaricare la tensione nel modo più sano e naturale. E’ essenziale rendere costanti i livelli di estrogeni e progesterone, sostituendo con un maggiore equilibrio le fluttuazioni ormonali esasperate che sono la causa prima del problema. Il modo più semplice è utilizzare una pillola contraccettiva in continua, senza pause o con pause di soli due giorni, con estrogeni naturali e progestinici. La produzione ormonale ovarica sregolata viene così sostituita da un aiuto ormonale più equilibrato, che si traduce in un netto miglioramento del benessere fisico e psicologico. La fitoterapia con agnocasto è utile, ancor più se associata a integratori come il magnesio. Nei casi più severi è necessario agire in parallelo sul sistema nervoso: le competenze gemelle, in questo caso ginecologo e psichiatra competenti e collaboranti, danno l’aiuto migliore.
Prevenire e curare – I farmaci utili per ridurre la sindrome premestruale severa
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