Alessandro L. (Ferrara)
L'assorbimento del ferro è agevolato anche da altre sostanze?
- un grammo di vitamina C, oppure una spremuta di agrumi, perché anche l’ambiente acido facilita l’assorbimento;
- il magnesio, nel caso in cui l’anemia si associ ad astenia;
- la vitamina B9, o acido folico, consigliato in tutte le gravidanze e soprattutto prima di iniziare la gestazione (0,4 mg al dì, per bocca), perché riduce drasticamente il rischio di difetti del tubo neurale, ossia di malformazioni a carico della testa e della colonna vertebrale del bambino. Se si assume l’acido folico per un anno prima del concepimento, il rischio si riduce di ben il 70%.
Nuovi prodotti in compresse contengono tutti questi principi. Però, quando l’anemia viene evidenziata dagli esami preconcezionali, sarebbe opportuno correggerla prima di affrontare la gravidanza. Durante la gestazione, infatti, il fabbisogno di ferro aumenta di due-tre volte, sia per costruire nuovi globuli rossi per la mamma (fondamentali perché trasportano ossigeno ai tessuti), sia per ottimizzare il lavoro degli enzimi, che migliorano i processi di crescita del bambino, soprattutto a livello cerebrale.
Come si cura l'anemia prima che inizi la gestazione?
- una pillola contraccettiva all’estrogeno naturale (estradiolo) e dienogest;
- progestinici dal 5° al 26° giorno del ciclo (nomegestrolo, noretisterone acetato);
- acido tranexamico da 500 mg (2 compresse ogni dodici ore se il flusso è abbondante, 2 ogni otto ore se il flusso è emorragico): si tratta di un ottimo antiemorragico che può essere assunto anche in associazione con la pillola o i progestinici.
Una seconda causa può essere costituita da un’alimentazione povera di ferro. In questo caso non serve necessariamente mangiare carne: vanno benissimo anche le proteine vegetali, e in particolare i legumi, così come il rosso d’uovo, gli spinaci e la frutta secca.
Infine, se la donna ha un’alimentazione sana e cicli normali, l’anemia potrebbe essere dovuta a una celiachia non diagnosticata o una “gluten sensitivity”.
Di che cosa si tratta?
La “gluten sensitivity” non coinvolge il sistema immunitario, ma determina comunque uno stato infiammatorio a carico dell’intestino, con ridotto assorbimento di proteine e oligoelementi: anche in questo caso, una dieta senza glutine previene l’infiammazione e il malassorbimento di ferro ad essa legato.
E dopo il parto?
Acido folico / Vitamina B9 Alimentazione e dieta Anemia Celiachia Ferro Gravidanza Pillola con estradiolo e dienogest Sensibilità al glutine / Gluten Sensitivity