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Attente alle malattie sessualmente trasmesse

16/04/2011

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

“Ho 25 anni. Purtroppo mi sono venuti dei condilomi genitali e ho già dovuto fare il laser tre volte perché continuano a tornare. Come è possibile? In più, il medico mi ha fatto fare i test anche per altre malattie: è risultato che ho preso anche la Chlamydia e il Gonococco! Sono jellata!!! Non so più cosa fare: ho preso un sacco di antibiotici e adesso mi è venuta anche la Candida! Non faccio altro che piangere perché non vedo più la fine di questo incubo! Cosa posso fare?”.
Valentina S. (Rovigo)
Gentile Valentina, non è questione di jella ma di mancata autoprotezione! Bisogna far usare il profilattico sempre, in ogni rapporto, fin dall’inizio del rapporto, senza eccezioni. Purtroppo con la promiscuità di oggi, è molto facile contrarre una malattia sessualmente trasmessa! Dai dati del nostro Istituto Superiore di Sanità emerge che il 26,8% delle malattie sessualmente trasmesse segnalate è costituito proprio dalla condilomatosi, che è frequentissima: il 26,2% dei colpiti è donna, il 73,8% è maschio. La probabilità di contrarre il virus, se non si usa il profilattico, è altissima!!!
Il papillomavirus è responsabile anche dei condilomi, oltre che di lesioni precancerose e tumorali del collo dell’utero, della vagina, della vulva, dell’ano e della bocca. Non è quindi un’infezione da sottovalutare. Anche perché le lesioni possono facilmente recidivare, come è successo a lei, non per sfortuna, ma per precise ragioni biologiche. Il papillomavirus ha il nostro stesso codice genetico, usa cioè lo stesso alfabeto delle nostre cellule: dopo l’infezione può quindi inserirsi stabilmente nel nostro DNA (come fa l’Herpes virus) e può poi riattivarsi periodicamente, per esempio quando siamo in condizioni di stress o malattia, causando condilomi o lesioni progressive delle cellule colpite dall’infezione. Ecco perché insisto così tanto, anche su questa rubrica, sull’assoluta necessità di usare sempre il profilattico per prevenire le infezioni! Inoltre le malattie sessualmente trasmesse sono ben 30: e quando una persona è affetta, è molto probabile che ne abbia e ne trasmetta più di una. Molto correttamente il suo medico le ha fatto fare gli altri esami, diagnosticandole infezioni che danno pochi sintomi appena contratte, ma che possono poi presentare un conto salato sul fronte della salute negli anni successivi.
La terapia antibiotica è necessaria, per ridurre il rischio che Clamydia e Gonococco possano ledere le tube, causando infertilità, e infezioni pelviche, ossia estese ai genitali interni e al peritoneo, responsabili poi di dolore pelvico cronico e di dolore alla penetrazione profonda. Semmai, è prudente prescrivere anche antimicotici, in contemporaea agli antibiotici, per prevenire poi la Candida. Tuttavia questa non è una pratica consolidata in ambito medico, ma un suggerimento che dò e che personalmente utilizzo, vista la diffusione della Candida e la quantità di disturbi che può poi causare: non ultima la vestibolite vulvare, responsabile poi di dolore ai genitali esterni (vulvodinia), spontanea o provocata dal rapporto sessuale, disturbo chiamato dispareunia.
In positivo, è possibile recuperare bene la situazione, curando i diversi fattori che oggi concorrono ai suoi sintomi (cfr. box). Ma per il futuro, raccomando di cuore a lei e a tutte le lettrici – di ogni età! – di usare sempre il profilattico perché con le malattie sessualmente trasmesse non si scherza!

Come affrontare le infezioni da HPV

- La vaccinazione contro il Papillomavirus, meglio se con vaccino quadrivalente, previene il 90% delle infezioni (da ceppo 6, 11, 16 e 18, ma anche da altri ceppi che assomigliano a questi): vacciniamo senza indugi le nostre figlie!
- L’efficacia è dimostrata fino ai 45 anni: è quindi opportuno vaccinarsi anche se non si è più dodicenni!
- Anche dopo aver contratto il virus, il vaccino è utile per ridurre del 40% le recidive, come ha dimostrato un importante studio presentato da Warner Hu a Chicago, al congresso americano di Oncologia Ginecologica, nel marzo 2010.

Attenzione alle infezioni multiple e al partner

- Quando si è contratta una malattia sessualmente trasmessa, è giusto fare i test anche per diagnosticare le principali altre: HIV, Chlamydia, Herpes, Sifilide (in gran ritorno!), Epatite, Gonorrea, più test specifici se sintomi o segni suggeriscano possibili infezioni da altri germi.
- Quando si riceve la diagnosi di malattia, in caso di rapporti non protetti dal profilattico, è sempre indispensabile informare i partner avuti del rischio di contagio: il non farlo può avere anche implicazioni penali, per lesioni personali gravissime (art. 40 del Codice Penale), se le infezioni causano per esempio sterilità o malattie serissime come l’AIDS.
- In caso di tradimento, senza aver usato il profilattico, ricordarsi che il/la partner abituale può essere stato/a infettato/a senza saperlo! Va informato/a, per sottoporsi a tutti i test e curarsi in caso di infezione.

Papillomavirus e altre malattie sessualmente trasmesse - I video della Fondazione Alessandra Graziottin

Clamidia Gonorrea Malattie sessualmente trasmesse Papillomavirus

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