Isabella T. (Padova)
Ormoni amici del cervello fino a cent'anni
Le ragioni del corpo
Primo: ha effetti immediati. Già una prima ora di camminata veloce modifica l’attività cerebrale, e le connessioni tra diverse cellule e regioni del cervello (il cosiddetto “connettoma”) per almeno due ore successive all’esercizio fisico. L’attività fisica stimola infatti nuove connessioni tra le cellule esistenti, che contrastano le conseguenze della perdita di cellule nervose con il passare dell’età. Più il cervello è connesso tra le varie aree, più è brillante, creativo e performante. Anche la nostra identità, che dipende dal numero e dal tipo delle connessioni neuronali, si rinforza e migliora. L’attività sportiva agisce dunque sull’anatomia, la fisiologia e la funzione del cervello, in modo poi cumulativo. Più regolare e frequente è l’attività aerobica, migliore e più duraturo è l’effetto sulle cellule nervose. La quantità minima per vedere effetti positivi sul cervello è mezz’ora di attività aerobica quattro volte la settimana. L’ideale è un’ora al giorno, da personalizzare a seconda dell’età e del livello di salute.
Come fa l’attività fisica a “tradursi” in salute per il cervello? Quando si fa attività aerobica, le cellule muscolari producono una sostanza (miokina) che agisce sui neuroni pensanti (colinergici). Ne migliora così la salute e le prestazioni, migliorando la capacità di concentrazione, di focalizzare l’attenzione, di ricordare, ma anche l’energia mentale e fisica reale e percepita. Importante: il livello di energia si rigenera e aumenta progressivamente con l’attività fisica. Premia dunque la disciplina necessaria per rispettare l’impegno preso con se stessi. Se ho deciso di andare a camminare per 40 minuti alle 7 del mattino, lo faccio come impegno preso con il mio miglior amico, il mio corpo. Senza chiedermi ogni volta se ne ho voglia o no. Metto la sveglia, mi alzo e lo faccio, indipendentemente dalla voglia, perché so che dopo starò molto meglio. Motivazione, disciplina interiore, sano rispetto del corpo e della salute sono essenziali!
Secondo: l’attività fisica ha una poderosa capacità neurotrofica, ossia di stimolo nutritivo delle cellule nervose, e neuroplastica, ossia funzionale e riparativa. Stimolate dalla miokina e da altri fattori neurotrofici, che potenziano cioè le attività di connessione e riparazione dei neuroni attivate dall’attività fisica, le cellule nervose aumentano l’attività di manutenzione su tutti gli organelli cellulari e sulla propria parete, molto dinamica. In parallelo alla migliorata salute e alla funzione cellulare, aumentano la produzione dei neurotrasmettitori amici della salute del cervello e della qualità di vita: la dopamina, la noradrenalina e la serotonina (soprattutto nel cervello viscerale), ma anche le endorfine, ossia le molecole della gioia.
Terzo: l’esercizio fisico fa nascere nuove cellule nervose nell’ippocampo. Ecco una vera notizia positiva, un beneficio entusiasmante per i ricercatori e per tutti gli umani che invecchiano. Una dimostrazione rivoluzionaria, che distrugge la vecchia teoria secondo la quale le cellule nervose non si rigenerano, ma muoiono soltanto. Queste nuove cellule aumentano addirittura le dimensioni dell’ippocampo, che sono invece ridotte nei depressi, nei diabetici, negli obesi e nei sedentari.
Quarto: l’attività fisica aerobica ha una potente azione antinfiammatoria sia all’interno del corpo, sia nel cervello. Basta essere costanti e motivati.
Come si fa a dimostrare che l'attività fisica agisce sul cervello?
- il lobo prefrontale, essenziale per la personalità, per la capacità di pensare in modo chiaro, di prendere decisioni efficaci, per la motivazione e l’attenzione;
- il lobo temporale, che comprende e coordina linguaggio parlato, musica, immagini;
- l’ippocampo, la grande libreria della memoria.
L’autunno è un tempo propizio per togliere la ruggine e allenare corpo e cervello fino a renderli splendenti, se ritorniamo fisicamente attivi. Camminando vivaci e allegri, ogni giorno!
Conclusioni
Aspettativa di vita e di salute Cervello / Sistema nervoso centrale Demenza vascolare / Demenza di Alzheimer Funzioni cognitive - Disturbi cognitivi Invecchiamento e longevità Memoria e ricordi / Amnesia Menopausa e premenopausa Sport e movimento fisico Terapia ormonale sostitutiva