Aldo G. (TO)
Che cosa è cambiato rispetto al passato?
- alle problematiche relazionali e logistiche legate al lavoro femminile (gelosia e invidia per i rispetti ruoli professionali, difficoltà di gestione del quotidiano, specialmente in presenza di figli);
- all’effetto dirompente della crisi economica;
- all’attrattiva di uno stile di vita più promiscuo, sempre potenzialmente aperto ad avventure seducenti;
- alla fretta con cui spesso ci si mette insieme, senza avere maturato una sufficiente conoscenza dell’altro, del suo carattere e delle sue priorità esistenziali;
- alla crescita vertiginosa dell’egoismo e del narcisismo, che spingono a prendere con superficialità, e a lasciare alla prima difficoltà.
In parallelo a tutto ciò, si assiste a un forte indebolimento delle tradizionali motivazioni all’unità: la presenza di figli, il valore etico attribuito alla promessa matrimoniale, i vincoli religiosi, le convenzioni sociali. Il risultato, sotto gli occhi di tutti, è che le separazioni sono in aumento, non solo fra le coppie più giovani e di recente formazione, ma anche fra quelle di vecchia data, che un tempo si sarebbero dette inossidabili.
Davvero la diversità di carattere può dividere una coppia che si amava?
In quali ambiti le differenze di carattere possono mettere a rischio la coppia?
- i bioritmi: dall’ora in cui ci si alza all’ora in cui in cui si va a letto. Gufi e allodole possono trovarsi in seria difficoltà quando il bioritmo interessa anche l’ora migliore per addormentarsi, per alzarsi nel week-end o progettare il tempo libero;
- le priorità della vita: si scontrano drammaticamente, per esempio, quando lei desidera figli e lui non si sente pronto; oppure quando lei investe sulla carriera e lui la vorrebbe più dedita alla coppia e alla famiglia;
- il modo di discutere: il collerico può creare serie difficoltà alla persona ansiosa, timida o permalosa, che può essere molto ferita dalle “fiammate” dell’altro, anche se di breve durata;
- la gestione della casa: se uno è ordinato e l’altro no, possono scattare conflitti notevoli, soprattutto nelle case piccole e senza aiuti domestici, o quando in casa uno non sa o non vuole fare nulla, e si aspetta che l’altro o l’altra provveda a tutto;
- l’utilizzo del denaro per la vita quotidiana: formiche e cicale possono non riuscire a convivere quando le risorse sono limitate, specialmente in caso di figli;
- il rapporto con le famiglie di origine: se uno è molto legato e l’altro molto autonomo, può essere difficile trovarsi in sintonia, soprattutto quando si tratti di decidere come trascorrere le domeniche, le vacanze o le feste più importanti;
- la gestione del tempo libero: se lui ama leggere in pace, e lei terrebbe sempre il televisore acceso, si possono creare non poche tensioni; idem se lui ama stare ore a tavola, e lei è rapida e frugale, perché le sembra che quello passato a mangiare, oltre lo stretto necessario, sia tempo buttato;
- il modo di educare i figli: questo è un fronte su cui si scontrano moltissime coppie, soprattutto per quanto riguarda lo studio e il profitto, la gestione del tempo libero, gli spazi di autonomia, il denaro da dare, le amicizie, il senso etico e religioso con cui educarli. Conflitti che poi, purtroppo, proseguono e si amplificano dopo la separazione.
In un quadro così problematico, dire «ti amerò per sempre» ha ancora un valore?
Dove si apprende questa capacità di dedicarsi all'altro?
- guardarsi dentro e capire le proprie priorità esistenziali;
- cogliere le priorità dell’altro;
- costruire un progetto di vita comune, assumendosi la responsabilità di alimentarlo con tutte le proprie forze e di proteggerlo nei momenti di difficoltà;
- resistere alle forze della disgregazione.
Come vede, è una capacità difficile da maturare e che non si improvvisa: forse la crisi delle coppie che contraddistingue la nostra epoca è dovuta anche alla latitanza delle famiglie nel fornire solidi modelli di vita e della scuola nell’educare alla dedizione e alla tenacia. Ma lo scenario non è tutto nero. In positivo, infatti, ci sono molti giovani, e meno giovani, che riescono a fruire di questa preparazione e possono quindi dare vita, anche oggi, a coppie affiatate e resistenti: dal loro esempio tutti noi possiamo ancora credere che l’amore, quando è coltivato e curato con attenzione, giorno dopo giorno, può davvero durare per sempre.