Francesca T. (La Spezia)
Questa perdita è dovuta a un sommarsi di diversi fattori. Anzitutto, la drastica caduta dei livelli di estrogeni. Prodotti sia dalla placenta, sia dal fegato del bambino, arrivano fino a 30-40.000 picogrammi per millilitro (pg/mL). Pensi che, nel normale ciclo, i livelli variano da 50-100 pg/mL dopo la mestruazione fino a un massimo di 400-600 pg/mL all’ovulazione: quindi in gravidanza i livelli degli estrogeni sono 300-400 volte più alti. Ecco perché la pelle è così luminosa e i capelli bellissimi. Chiaro, se la gravidanza è fisiologica e non ci sono altre patologie intercorrenti. Dopo il parto, se la donna allatta, gli estrogeni si riducono a 10-20 pg/mL nel giro di 48-72 ore, e restano a quei livelli finché non è completato l’allattamento e non riprende l’attività dell’ovaio. Questo priva il follicolo pilifero della preziosa linfa estrogenica.
Il secondo fattore generale, molto trascurato, è l’aumento dei livelli di infiammazione, dovuto al riassorbimento del muscolo uterino. A termine di gravidanza l’utero, grazie all’aumento della sua componente muscolare, chiamata miometrio, può arrivare a 1500 grammi o più. Dopo il parto il miometrio va incontro a un rapido catabolismo, ossia a una distruzione di cellule muscolari, perché possa tornare in 40 giorni alle dimensioni normali, di 80-90 grammi, come prima della gravidanza o quasi. Questa inondazione infiammatoria, ancora maggiore nelle gravidanze gemellari, è di nuovo negativa per il follicolo.
Il terzo fattore è l’anemia da carenza di ferro, frequente in gravidanza ma più seria se c’è stata l’aggravante di un’emorragia post parto. Il ferro è essenziale per la bellezza e la salute dei capelli: a volte è proprio il parrucchiere attento a suggerire alla donna di fare un emocromo, con controllo della sideremia e della ferritina.
Quarto, va controllata anche la tiroide, perché anche l’ipotiroidismo può colpire i capelli.
La cura dell’effluvium è efficace se ben articolata! Il tricologo esperto valuterà poi se esistano altri fattori individuali specifici, da curare in modo appropriato. Mille auguri di cuore!
Prevenire e curare – Salute dei capelli, in gravidanza e puerperio
- Bene anche un’integrazione di iodio, scegliendo un polivitaminico che ne contenga la dose raccomandata dall’OMS (220 mcg/giorno), perché la tiroide in gravidanza ha un sovraccarico di lavoro e lo iodio è spesso carente nell’alimentazione.
- Ottimi il silicio, lo zinco e gli aminoacidi solforati, amici dei capelli, sempre su prescrizione medica.
- Lozioni personalizzate, anche a base di estrogeni, da applicare al cuoio capelluto, su prescrizione del tricologo, possono aiutare a completare la ripresa dei capelli anche durante l’allattamento.
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