M.T. (Ravenna)
Il trend cosmetico, iniziato con il “ringiovanimento vaginale” delle over 40, si è esteso alla forma dei genitali, con la complicità della moda della depilazione vulvare completa, che mostra con evidenza tutte le variazioni di forma prima coperte dalla peluria genitale. E’ un dato emergente da studi che hanno indagato l’impatto sull’immagine corporea in funzione del tipo di piattaforma digitale utilizzata (Laura Vandenbosch e collaboratrici, Social media and body image: recent trends and future directions, Current opinion in psychology 2022). Piattaforme visive, come Instagram o Pinterest, sono potenzialmente più dirompenti sull’immagine corporea rispetto a piattaforme prevalentemente testuali, come Facebook o Twitter. Farsi ed editare selfie, anche genitali, e non postarli «perché non mi piaccio», confrontandoli con quelli pubblicati da influencer e celebrità, può costituire un nucleo problematico nelle ragazze più fragili.
Il picco di insoddisfazione genitale sulle dimensioni delle piccole labbra origina anche dai disegni anatomici scolastici, che tendono a rappresentare le piccole labbra come una semplice linea che non deborda dalle grandi labbra (mentre in realtà almeno il 30% delle donne ha piccole labbra variamente sporgenti rispetto alle grandi labbra). Il conseguente disturbo dell’immagine di sé correla con un crescente rifiuto della normale variabilità dell’aspetto genitale, come sembra succeda anche a sua figlia.
Se la collega non ha rilevato una forte asimmetria di dimensioni tra le piccole labbra, o una sporgenza davvero eccessiva che possa interferire con alcuni sport (come l’equitazione), farei riflettere sua figlia: 1) sull’importanza di apprezzare l’unicità di un’eventuale piccola differenza fisica; 2) sui rischi dell’intervento, incluse infezioni e dolore persistente, raro ma invalidante; 3) sull’opportunità di attendere comunque la maggiore età. Suggerirei anche un aiuto psicologico competente, perché la “tragedia” focalizzata sulla forma di genitali normali potrebbe sottendere una difficoltà più ampia di accettazione di sé, fino alla dismorfofobia.
Pillole di salute
Silvia R.
E’ possibile. Il microbiota intestinale interagisce infatti con il microbiota cutaneo: ecco perché cibi ad alto indice glicemico, fra cui la cioccolata, che alterano il microbiota, aumentano anche le patologie cutanee.
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