Fabrizio (Venezia)
Il prasterone è l’equivalente sintetico del deidroepiandrosterone (DHEA), prodotto principalmente dalle ghiandole surrenali e progenitore degli ormoni sessuali. Con l’invecchiamento, anche il DHEA subisce nella donna una drastica riduzione, ma può essere efficacemente sostituito, a livello locale, proprio dal prasterone. Il farmaco sarà disponibile in Italia a partire da maggio; uno studio molto recente, condotto dal Vulvo-Vaginal Atrophy Prasterone Research Group, ne conferma i benefici nella cura della dispareunia severa in menopausa.
Come è stato condotto questo studio?
Quali risultati sono emersi?
- una positiva diminuzione delle cellule parabasali;
- un positivo aumento delle cellule superficiali, indicativo di un miglior trofismo dei tessuti;
- una positiva riduzione del pH vaginale;
- una minore incidenza del dolore ai rapporti.
Inoltre, il prasterone ha migliorato la secchezza vaginale, la qualità delle secrezioni vaginali e le caratteristiche dell’epitelio (integrità, spessore, colore), senza alterare i livelli ormonali, rimasti nel normale range post menopausale. Il solo effetto collaterale correlabile al trattamento, registrato nel 6% delle partecipanti, è rappresentato dalle perdite vaginali dovute alla fusione del veicolo del farmaco alla temperatura corporea.
Che cosa si può concludere, in sintesi?
Per approfondire
Efficacy of intravaginal dehydroepiandrosterone (DHEA) on moderate to severe dyspareunia and vaginal dryness, symptoms of vulvovaginal atrophy, and of the genitourinary syndrome of menopause
Menopause. 2018 Nov; 25 (11): 1339-1353. doi: 10.1097/GME.0000000000001238
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