Brunella e amici (Brescia)
La prima ragione addotta è la migliore igiene: tuttavia, con standard igienici accurati non c’è alcuna differenza, in termini di malattie, tra le donne con o senza depilazioni. La seconda ragione è estetica: figlia di mode e costumi, che cambiano nel tempo. Basti pensare a quante variazioni ci sono state, anche nell’ultimo decennio, verso le sopracciglia: in voga prima folte, poi sottili, poi tolte e disegnate, ora di nuovo folte… La terza ragione è sessuale, e vengo al punto: mi aiuta a rispondervi in modo documentato un corposo studio americano condotto su 2453 donne, tra i 18 e i 68 anni (età media 32,69), che hanno compilato un totale di 49,287 diari sulla loro attività sessuale. La rasatura era praticata dal 99% contro un 1% di ceretta.
La rimozione dei peli pubici è associata a: età più giovane; maggior interesse verso il sesso; maggiore frequenza di preliminari erotici che interessino la stimolazione manuale dei genitali, sia clitoridea, sia vaginale, e di rapporti orogenitali. Ma è associata anche a una maggiore probabilità di avere partner casuali, di usare lavande vaginali e di applicare creme idratanti ai genitali.
In sostanza, lo studio conferma la vostra impressione: si depila chi è più interessato al sesso. Con alcune vulnerabilità: la promiscuità, spesso non protetta dal profilattico, per cui aumenta il rischio di malattie sessualmente trasmesse; l’uso di lavande come “autoterapia” per secrezioni vaginali eccessive o maleodoranti che possono essere la spia di infezioni endogene e/o di malattie sessualmente trasmesse per le quali la donna non si rivolge immediatamente al medico, pensando che basti appunto, una lavanda a guarire. Il mettere la crema indica, in positivo, un’attenzione e una cura verso i genitali come una parte preziosa del corpo, e correla con una migliore immagine dei propri genitali.
La rasatura, rispetto all’epilazione definitiva, ha il vantaggio della reversibilità… se cambia la moda.
Prevenire e curare – Quando evitare la depilazione con la ceretta
- vulvovaginite, specie da Candida;
- vulvodinia o vestibulodinia;
- lichen sclerosus;
- cicatrici recenti, per esempio dopo un’episiotomia.
In tutti i casi lo strappo causa infiammazione del follicolo pilifero e contribuisce ad aumentare lo stato infiammatorio dei tessuti genitali vulvari, con possibile peggioramento del dolore, specie quando è in causa un dolore di tipo neuropatico, come nella vulvodinia.
Candida recidivante Depilazione intima Dolore vulvare e vulvodinia Igiene intima Lichen Sessualità femminile Vestibolite vulvare / Vestibolodinia provocata Vulvo-vaginite