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Disperati insieme: l’incendio biologico dell’infiammazione

Disperati insieme: l’incendio biologico dell’infiammazione
09/03/2021

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Per gentile concessione di D La Repubblica
«Siamo disperati insieme». E’ il marito a parlare. La preoccupazione affiora dallo sguardo scrutante. «Le racconto la storia. Così mia moglie risparmia il fiato per rispondere alle sue domande dopo».
Lei, magra e pallida, resa fragile dal dolore, è l’ombra di una donna.
«Sta male da dieci anni. Dopo la nascita dei gemelli. Prima aveva dolore solo con le mestruazioni. Adesso è diventato così forte che non riesce ad alzarsi dal letto neanche per dar la colazione ai bambini. Anni che sta male e l’hanno fatta passare per una matta depressa. Quella che vede qui è l’ombra della ragazza stupenda che era mia moglie. Lei si è arresa, non ce la fa più. Ma io spero ancora che lei torni a essere lei».
Sposta lo sguardo sulla moglie, rannicchiata sulla poltrona, in posizione antalgica. Le accarezza piano la mano, un tocco leggero, quasi con pudore.
«Io la conosco bene. Siamo insieme da sempre. Era una ragazza forte, piena di energia. Abbiamo tre bambini. Fino a quando è stata bene, eravamo una famiglia felice. Ha fatto tanti esami, guardi che pacco. Ecografie: tutte negative, fino all’ultima. Due risonanze: negative. Perfino una laparoscopia, tre anni fa: “Sua moglie non ha niente, la faccia parlare con uno psicologo”. Nel frattempo il dolore mestruale è continuo, sta piegata in due dal dolore. Rapporti impossibili, perché ha un bruciore tremendo. E se ne avevamo uno, tempo un giorno, la cistite. Da un anno non ne abbiamo più. Di medicina non capisco niente: ma se una donna forte e in gamba è ridotta a una larva una causa ci sarà bene, no?».
«Sì: anche in medicina crediamo a quello che vediamo. Purtroppo le lesioni, per esempio dell’endometriosi, la malattia che adesso si vede nell’ultima ecografia e che causa il dolore mestruale, restano per anni piccolissime, al di sotto della soglia di visibilità dei nostri esami. Intanto però l’incendio dell’infiammazione si propaga, distrugge i tessuti e causa un dolore sempre più forte, come succede a sua moglie».
«Lei può aiutarci a spegnere questo incendio?».
«Spero di sì, ma avrò bisogno dell’aiuto di un collega molto competente sul fronte del dolore».
«Quel che serve. Sono molto preoccupato: lei non vuol più vivere. Mi ha detto che se non ci fossero i bambini la farebbe finita. Tu mi capiresti, mi ha detto, loro no»
La donna è esausta. Ho una sensazione di allarme che m’inquieta. Mentre parliamo, non alza il capo. Non solleva le palpebre.
«Il suo dolore è vero, signora. E’ come un grande fiume, che ha tanti affluenti. Ogni affluente porta infiammazione: è un incendio biologico, invisibile ma potente, che alimenta il dolore, che adesso le ha preso tutta la pancia, come in una morsa. E che le è arrivato al cervello, causando questa angoscia nera. La prima cosa è riconoscere i diversi affluenti, capire da quali organi partano e ridurne la portata. Per il dolore mestruale, funziona togliere il ciclo con un farmaco che mette tranquillo l’utero, e intanto riduciamo un affluente potente. Se posso visitarla, cerco gli altri. Ha avuto due tagli cesarei, giusto?». Annuisce.
«E’ possibile che a causa del dolore siano molto contratti i muscoli del pavimento pelvico, che circondano anche la vagina e l’uretra, da cui esce l’urina, e che non si sono mai distesi per un parto. Questo è un affluente “biomeccanico”, come lo chiamo io: contribuisce al dolore all’inizio della penetrazione, ma anche alle cistiti, 24-72 ore dopo. Rilassandolo bene togliamo un altro affluente potente. E poi ci sono i farmaci per ridurre l’infiammazione nei diversi affluenti e nel cervello».
La visita è lunga e delicata. Le mani iniziano a sciogliere piano il dolore della contrattura muscolare. Il corpo, prima diffidente, comincia a fidarsi. La spiegazione che ripeto con calma durante la visita smuove qualcosa nel suo cuore. Finalmente mi guarda: «Sono proprio tanti affluenti, l’ho sentito dentro mentre mi visitava. Per me sono i tentacoli di una piovra. Ma sento che quello che dice è vero. Forse ce la posso fare…».

Diagnosi differenziale Dolore mestruale / Dismenorrea Dolore pelvico cronico Endometriosi / Adenomiosi Infiammazione

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