Carolina S. (Cuneo)
Perché le persone obese ce l’hanno più bassa, a qualsiasi età? Le ipotesi sono diverse: perché la vitamina D viene “sequestrata” nel tessuto adiposo; perché il volume di distribuzione plasmatico e tissutale è maggiore, rispetto a una persona normopeso. La vitamina D risulta quindi più “diluita”, a parità di quantità assorbita o attivata. Altre ipotesi suggeriscono che gli obesi si espongano meno al sole, perché escono meno, fanno meno attività all’aperto e si coprono di più. Probabilmente molteplici fattori interferiscono con la sintesi ottimale di vitamina D.
E’ quindi correttissimo dosarla, indipendentemente dall’età, in tutte le persone che si espongono poco o nulla al sole, in quelle sovrappeso o francamente obese, ma anche nelle persone che hanno avuto un tumore.
Se bassa (inferiore a 30 nanogrammi/millilitro), è poi indispensabile supplementarla, certamente almeno da ottobre ad aprile/maggio, qui al nord, dove la luce solare scarseggia nei lunghi mesi invernali. E comunque una mezz’ora di passeggiata all’aria aperta, in tutte le stagioni, con bassa protezione, è sufficiente se restano esposti almeno il volto e le mani.
Prevenire e curare – Vitamina D: un'amica preziosa per la salute
- mantiene un’ottimale densità ossea, prevenendo osteopenia e osteoporosi (se associata a calcio, magnesio, estrogeni e movimento fisico quotidiano!);
- mantiene una muscolatura migliore (contrasta la perdita muscolare, o “sarcopenia”) che aumenta con l’età e la menopausa;
- ottimizza la funzione immunitaria;
- riduce il rischio di tumori.
Obesità Osteoporosi e osteopenia Peso corporeo Sarcopenia Sport e movimento fisico Vitamina D