Virgilio e Silvia, genitori riconoscenti (Roma)
Che cosa prova la donna durante lo stupro?
Quali caratteristiche ha questa forma di avversione sessuale?
Come si cura l'avversione da trauma?
- una terapia farmacologica che attenui progressivamente il terremoto neurochimico di tipo ansioso e fobico che si attiva ad ogni segnale, anche indiretto, di corteggiamento maschile;
- stili di vita atti a scaricare le tensioni e le emozioni negative: a questo proposito sono utilissimi il movimento fisico quotidiano e un sonno regolare, ma anche tecniche finalizzate a regolarizzare il respiro e a modulare l’ansia, come lo yoga;
- una psicoterapia individuale, che permetta di lavorare sulle basi emotive del sintomo, dar voce al dolore e alla rabbia per l’esperienza subita, curare la fiducia ferita e decondizionare, ossia disinnescare, la risposta di avversione;
- un’eventuale psicoterapia di coppia, che consenta di conquistare gradualmente una reale intimità fisica;
- una terapia sessuologico-comportamentale, per recuperare una piena competenza sessuale.
Che cosa deve fare la donna dopo lo stupro?
E' opportuno andare al Pronto Soccorso?
Come si svolge la visita?
E se c'è rischio di concepimento?
Come si fa a essere sicuri che tutto sia ben documentato?
A quel punto scatta la denuncia?
Come può una donna proteggersi dal pericolo di essere violentata?
- non fermarsi in intimità in luoghi bui o appartati;
- non muoversi di casa a tarda ora o lungo vie poco frequentate: se si deve rientrare da una cena o una festa, farsi accompagnare in macchina da una persona fidata; se si prende un taxi, si può chiedere cortesemente all’autista di attendere a ripartire sino a quando non si sia varcato il portone di ingresso;
- non dare e non accettare passaggi da sconosciuti, e non dare confidenza a chi non si conosce bene;
- fare attenzione a presenze sospette, anche intorno a casa: nel dubbio, chiamare la polizia o i carabinieri;
- evitare assolutamente l’alcol e le droghe, che abbassano nettamente la soglia di autoprotezione e rendono più vulnerabili alle aggressioni anche da parte di conoscenti o amici.
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