Marcella F. (Frosinone)
Il suo disturbo, che lei descrive in modo preciso, è diagnosticato come “disordine dell’eccitazione sessuale persistente” (Persistent Sexual Arousal Disorder, PSAD). E’ un’eccitazione sessuale genitale, caratterizzata da congestione clitoridea e genitale, pulsazione, lubrificazione vaginale, percepita come spontanea, intrusiva e fastidiosa. Come nel suo caso, l’eccitazione compare in totale assenza di desiderio e di interesse sessuale. Non è ridotta da uno o più orgasmi e può durare per ore o giorni: questo la rende ancor più disturbante e angosciante. Tutti aspetti che la differenziano dall’eccesso di desiderio, o ipersessualità, una volta chiamata ninfomania.
Le cause scatenanti sono varie, spesso associate. Può essere innescata da squilibri ormonali, per eccesso di androgeni: può allora essere ben curata con farmaci anti-androgenici. Oppure può essere associata ad epilessia, a danni ischemici cerebrali, oppure a lesioni vascolari a livello genitale. A volte è causata da iperattività del muscolo elevatore dell’ano, che circonda la vagina, o da lesioni neurologiche. Può peggiorare in situazioni di stress.
La PSAD merita di essere molto ben indagata, perché può essere dovuta a cause mediche anche serie. In positivo, se curata in modo competente e articolato, anche l’eccitazione sessuale persistente può attenuarsi fino a scomparire.