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Endometriosi e dolore: il fuoco dentro

17/03/2014

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica H. San Raffaele Resnati, Milano

Pensate alla vostra casa. Un incendio parte dalla cucina: che cosa fate? Filosofate se sia suggestione, se sia “inventato” o frutto di stress, o correte a spegnerlo e intanto chiamate i pompieri? Lo fate subito o aspettate, chiacchierando, che il fuoco attacchi altre stanze vicine? E dopo che mezza casa è a fuoco, aspettate ancora o correte – e i pompieri per/con voi – con gli idranti a buttare acqua, anche nelle stanze non ancora coinvolte – le camere da letto, lo studio – prima che tutto finisca in un unico devastante rogo? Ovvio, direte, che domande! Ma è chiaro che si corre a spegnerlo subito: è l’unico modo logico per limitare quanto più possibile i danni! Bene. Userò la stessa metafora per il nostro corpo. Regola generale: ogni volta che abbiamo dolore, abbiamo un’infiammazione, abbiamo il fuoco dentro.
Analizziamo l’endometriosi, una malattia infiammatoria cronica, correlata agli ormoni, perché marzo è il mese dedicato nel mondo a conoscerla, per curarla presto. L’endometriosi è caratterizzata dalla presenza di endometrio, la mucosa interna dell’utero, “fuori posto”: può trovarsi sull’ovaio, nel peritoneo, nell’intestino, in vescica, e perfino nel polmone o lungo i nervi. Durante la mestruazione, anche l’endometrio che si trova sparso in altri organi si sfalda e libera sangue. Il sangue fuori posto provoca una tremenda infiammazione e un dolore via via insopportabile. Ecco il punto: in-fiammare significa mettere a fuoco. L’infiammazione è un incendio biochimico, è il fuoco biologico che parte da un organo, il dolore è il fumo che si leva dai tessuti in fiamme. Se, invece di correre a spegnerlo, dico «Il dolore, signora, è tutto nella sua testa», «E’ psicogeno» (ossia inventato), nego la verità biologica del fuoco biochimico. E mentre io chiacchiero a vanvera, il fuoco si estende ad organi vicini quali la vescica, i genitali, l’intestino, il peritoneo: quella che in termini medici si chiama comorbilità. E se continuo a negare che c’è un fuoco vero dentro il corpo, solo perché non so capire da dove parta o non lo so vedere, l’incendio biochimico arriva al cervello, per via nervosa o sanguigna. E causa neuro-infiammazione e una depressione biologicamente determinata.
L’infiammazione rallenta tutte le attività cerebrali, causando il cosiddetto “sickness behaviour”, il comportamento di malattia: debolezza, astenia, febbricola, malessere generale, depressione appunto, tristezza, sfiducia nel futuro e nella possibilità di guarire. E’ un dramma sociale, perché l’endometriosi colpisce in Italia 3 milioni di donne, una su dieci, e le loro famiglie. Viene diagnosticata con un ritardo medio di 7-10 anni, a seconda degli studi. La metà spesi dalla famiglia per rendersi conto che quel dolore non è normale, l’altra metà dai medici consultati (in media sei) prima che uno si illumini: «E’ endometriosi».
I sintomi: un dolore mestruale invalidante, che rende impossibile svolgere le normali attività quotidiane: andare a scuola, fare sport, uscire con le amiche, studiare, lavorare; il dolore alla penetrazione profonda; a volte un dolore ovulatorio trafittivo; oppure un dolore acuto alla defecazione, durante le mestruazioni. Ricordiamolo: il dolore è il fumo di un fuoco dentro, di un incendio che sta rovinando organi e tessuti, che sta erodendo la fertilità e le basi della salute.
Vostra figlia ha dolore mestruale serio? Cercate un medico competente. E qual è l’idrante più efficace, se l’infiammazione è ancora limitata a una forma di endometriosi iniziale? Sono gli ormoni, da usare con fiducia e serenità. Bisogna togliere la mestruazione, che riaccende il fuoco ogni mese, o con una pillola assunta in continua, ossia senza pause, così da dare un perfetto equilibrio ormonale, oppure con l’unico farmaco approvato per curare questa malattia, il dienogest: queste sono le linee guida mondiali. Si ricorre alla chirurgia quando ci sono grosse cisti ovariche endometriosiche, quando il dolore non risponde alle cure mediche perché l’incendio ha già fatto troppi danni, quando ci sono quadri acuti o complicanze.
Possiamo fare moltissimo, per le donne e per le loro famiglie, rispettando fin dall’inizio la verità biologica del dolore e dell’infiammazione. Sta a noi restituire la pienezza della gioia di vivere alle donne colpite da endometriosi. Ma attenzione, facciamo presto! Il fuoco non tollera ritardi, perché intanto avanza e distrugge: tessuti, vita e sogni di maternità.

Depressione Dolore ai rapporti / Dispareunia Dolore mestruale / Dismenorrea Endometriosi / Adenomiosi Infiammazione

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