Riccardo D.V. (Bologna)
L’autorevole Goodman & Gilman’s, “bibbia” della farmacologia mondiale che ho riguardato per Lei, spiega perché la velocità di azione di un farmaco assunto per via sublinguale è maggiore, come Lei giustamente nota. Di fatto, la sostanza assorbita attraverso la mucosa della bocca entra nella vena sublinguale, che irrora la parte inferiore della lingua; di qui va nella giugulare interna e poi nella vena cava superiore. Da qui, tramite l’aorta, raggiunge tutti gli organi, inclusi i genitali, “saltando” un passaggio epatico, a differenza dell’assorbimento gastrico e intestinale. In termini di quantità di farmaco e di velocità nel raggiungere l’organo bersaglio, è come fare un’endovena: si ha quindi massima rapidità d’azione, nell’attivare e mantenere l’erezione, rispetto alle compresse o alle capsule. In più, la via sublinguale non comporta difficoltà di deglutizione e non varia con il metabolismo basale.
La via sublinguale è quindi adatta a tutti gli uomini che desiderino un’azione rapida ed efficace, che non richieda troppa “programmazione”. Il tempo di un po’ di preliminari di qualità, baci e carezze da non dimenticare mai, e intanto il farmaco amico, veloce e silenzioso, mette il corpo nella condizione di far l’amore, con assoluta discrezione. In più, mantiene l’efficacia per almeno otto ore: se assunto alla sera, migliora anche le erezioni notturne e mattutine, con un plus di spontaneità in più. Contento?
Prevenire e curare – Perché non tutti i farmaci possono essere assunti per via sublinguale?
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