Maddalena C. (Padova)
Box 1. Parti gemellari: di quanto sono in aumento?
- Il picco mondiale degli ultimi quarant’anni è stato raggiunto con 1.6 milioni di parti gemellari l’anno
- Un bimbo su 42 ha un gemello (o due, se la gravidanza è trigemellare)
- Per evitare i rischi connessi a questo tipo di gestazione, molti gruppi che si occupano di infertilità, fra cui l’Istituto Valenciano di Infertilità (IVI), preferiscono il trasferimento di un solo embrione alla volta (Single Embryo Transfer, SET), che garantisce la massima sicurezza per la donna e per il bimbo
- La percentuale di successo della PMA varia dal 70 all’81% in alcuni centri, fino all’87,2-92,6% nella serie di SET dell’IVI
Gravidanze gemellari: che rischi ci sono?
- rischi per i nascituri: per quanto riguarda il neonato, la gestazione multipla può essere accompagnata da parto prematuro, molto comune in questo tipo di gravidanza, con problemi tanto più seri, fra cui severi deficit neurologici, cognitivi e motori, quanto maggiore è la prematurità; difetti congeniti; insufficienza placentare, con ritardo della crescita intrauterina; basso peso alla nascita; aumento della mortalità perinatale;
- rischi per la mamma: ipertensione, rottura prematura delle membrane, minaccia di parto prematuro, percentuale maggiore di tagli cesarei, maggiore incidenza di emorragie post-parto, ma anche di anemie gravi e depressione post-parto. Un rischio serio e, ancora oggi, poco diagnosticato e poco trattato.
Quali alternative ci sono?
Se si deve ricorrere alla PMA, è bene rivolgersi a centri di grande esperienza, chiedendo già al momento dell’appuntamento se pratichino o meno la scelta del transfer in utero di un solo embrione alla volta. Deve essere però chiaro che comunque vengono stimolati e fecondati più ovociti: il vantaggio per la donna è di sottoporsi a un solo ciclo di stimolazione ormonale, se la riserva ovarica è ancora buona. Se poi viene trasferito un solo embrione, gli altri aspetteranno in frigorifero, con la crioconservazione. Ogni rosa ha le sue spine; ogni scelta ha le sue inquietudini.
Box 2. Gemelli: quante implicazioni!
- Ci sono due tipi di gemelli: i monozigoti (MZ) e dizigoti (DZ). I monozigoti sono derivati da un unico uovo fecondato, che dà origine a due embrioni, geneticamente identici al momento del concepimento. I dizigoti derivano da due ovociti diversi, fecondati da due spermatozoi diversi
- I gemelli monozigoti sono sempre dello stesso sesso e geneticamente identici
- A seconda del momento in cui si è diviso in due lo zigote originario, ossia l’insieme di cellule (morula) che poi origina l’embrione, si possono avere: 1) gemelli che hanno due diversi sacchi amniotici e due placente, quando la divisione è stata precocissima (entro le 72 ore dalla fecondazione: circa un terzo); 2) gemelli che condividono la placenta ma hanno due sacchi amniotici (quando la separazione è avvenuta tra i 4 e i 7 giorni dopo la fecondazione, circa due terzi); 3) gemelli che condividono sia la placenta sia il sacco amniotico (quando la separazione è avvenuta tra gli 8 e i 14 giorni dopo la fecondazione: situazione più rara, tra l’1 e il 2%). Quest’ultima è la gravidanza più problematica e con i maggiori rischi
- I gemelli dizigoti possono essere dello stesso sesso (due maschietti o due femminucce) o di sesso opposto, e non somigliarsi per nulla, come normali fratelli
Andrologia / Visita andrologica Crioconservazione degli ovociti Fecondazione assistita Fertilità e infertilità Gemelli omozigoti ed eterozigoti Gravidanza tardiva Malattie autoimmuni Menopausa precoce Parto vaginale / Parto cesareo Rischi ostetrici e fetali Varicocele