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Flibanserina: non chiamatela Viagra rosa

09/09/2015

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica
H. San Raffaele Resnati, Milano

Flibanserina: è il primo farmaco non ormonale approvato dalla Food and Drug Administration (FDA), la agenzia americana di controllo sugli alimenti e sui farmaci, per curare la perdita del desiderio sessuale nelle donne in età fertile.
La flibanserina agisce aumentando la dopamina e la noradrenalina, i neurotrasmettitori “eccitatori” che aumentano l’energia vitale e il desiderio, oltre ad agire sulla serotonina, che regola l’umore. Agisce quindi sulle basi fisiche, neurochimiche, del desiderio femminile.
Come si combina l’azione della flibanserina con un desiderio in caduta libera? Semplice: avere poco desiderio è come essere miopi. La flibanserina mi dà le lenti che mi consentono di vedere e sentire meglio il mio oggetto di desiderio (lui o lei che sia). Ma devono essere le lenti giuste.
Attenzione: la flibanserina non è il nuovo “viagra rosa”: agisce sulla neurochimica del desiderio, a livello quindi cerebrale, mentre il Viagra (e i suoi cugini: Cialis, Levitra, Spedra) agiscono sulla risposta eccitatoria dei vasi sanguigni genitali (“corpi cavernosi”) facilitando congestione ed erezione, se il desiderio è presente. Inoltre, l’efficacia di Viagra e cugini su eccitazione ed erezione è nettamente superiore a quanto la flibanserina faccia sul desiderio.
La flibanserina funziona o no? Sì, ma senza grandi risultati e solo se ben prescritta, in donne in età fertile che lamentino scarso desiderio, non dovuto ad altre cause mediche, e dopo un’accurata diagnosi sul fronte delle cause fisiche, psicologiche e relazionali del problema sessuale in questione. Per capirci: è inutile insistere a dire che il problema è fare il pieno di benzina, se l’auto ha le ruote a terra o il freno a mano tirato.
La flibanserina è controindicata in caso di gravidanza, allattamento, problemi epatici. Infine, gli effetti collaterali più frequenti includono: capogiri, sonnolenza, nausea, insonnia, secchezza della bocca, ansia.
Aspetti positivi? Avere un farmaco che agisce sulle basi chimiche del desiderio femminile, con discreti risultati se la diagnosi è accurata e l’indicazione ben posta. E riparlare (finalmente!) delle basi fisiche, biologiche, della sessualità femminile e della necessità di diagnosi rigorose dei diversi fattori – fisici, psicologici e relazionali – che contribuiscono alla perdita del desiderio e ad altri problemi sessuali, per curarli bene, e riassaporare una vita sessuale più felice.

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