Marisa S. (Mantova)
Per esempio, sei studi hanno valutato l’effetto sull’anatomia del cervello del bimbo, e altri cinque l’effetto sulla funzione. Fumare in gravidanza, ha un effetto tossico tanto più grave quante più sigarette si fumano. I danni più evidenti, addirittura con riduzione del volume (il che significa decine di migliaia di neuroni in meno!), sono a carico:
1. del cervelletto, regione cruciale che riceve informazioni dagli organi di senso, dal midollo spinale e da altre parti del cervello per poi coordinare i movimenti volontari, la postura, l'equilibrio e la parola, rendendoli più accurati. Il danno da fumo può quindi ledere le capacità di coordinamento fini, le potenzialità sportive, la capacità di parlare in modo appropriato (parlare è una funzione cognitivo-motoria!);
2. del corpo calloso, fascio di fibre che collega tra loro l’emisfero destro e quello sinistro e, in particolare, i quattro lobi (frontale, temporale, parietale e occipitale). Il corpo calloso garantisce il trasferimento di informazioni tra i due emisferi e la loro coordinazione. Lesioni del corpo calloso rendono difficili i movimenti e aumentano il rischio che il bambino (di più i maschi) sia balbuziente.
Un altro studio norvegese su ben 90.040 coppie mamma-bambino ha dimostrato un significativo aumento dell’ansia e della depressione a 18 mesi, 36 mesi e 5 anni, tanto più grave se la mamma fuma molto, soprattutto nel primo trimestre.
Dati solidissimi che dovrebbero indurre ogni donna a smettere (per sempre) di fumare già prima di concepire!
Prevenire e curare – L'attività fisica aerobica aiuta a smettere di fumare
- i sintomi di astinenza da fumo;
- l’ansia, l’irritabilità, l’aggressività e la depressione;
- la tendenza all’aumento di peso, perché ottimizza l’utilizzo periferico di insulina con aumento del metabolismo basale e del consumo di calorie.
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