Innanzitutto, la perdita dell’interesse può nascere da una vera e propria saturazione psichica, dovuta alla sovraesposizione a stimoli erotici “sopramassimali”, perché trasgressivi, di tipo visivo, specialmente su Internet, cui consegue un’eccitazione mentale marcata che non si associa a una reale esperienza fisicamente gratificante. Inoltre, molti ragazzi hanno esperienze sessuali precoci e rapide, spesso promiscue, in cui il frequente scarico genitale non si accompagna a una parallela maturazione di un erotismo psichico di qualità. Di conseguenza non sanno assaporare l’attesa, la distanza, il gioco della seduzione e della conquista. Non hanno nemmeno mai provato l’emozione struggente per la nascita di un sentimento amoroso. Questi ragazzi eroticamente anoressici spesso non sanno nemmeno che cosa sia il gusto del gioco d’amore e della passione esclusiva. Lo ignorano – e a volte perfino lo deridono – non sapendo di aver perso una parte essenziale del gusto di sentirsi profondamente felici e vivi. Senza innamoramento, senza un’attrazione specifica per una singola donna (o uomo), il “sesso per il sesso” diventa ripetitivo e, per alcuni almeno, alla fine noioso.
Altri fattori possono tuttavia ledere le stesse basi biologiche del desiderio. Per esempio, il sovrappeso, la scarsa attività fisica, la riduzione cronica delle ore di sonno sono tutti potenti fattori di stress biologico che riducono i livelli di testosterone anche nei soggetti giovani. E senza testosterone, che è il primo motore biologico dell’interesse sessuale, anche la carica fisica si riduce. Ancor più se l’ansia da prestazione, spesso unita a sentimenti di inadeguatezza fino alla fobia sociale, porta un numero crescente di ragazzi ad usare l’alcol, o le droghe cosiddette leggere, come “autoterapia”. Usata spesso in risposta a un iniziale problema di erezione, o di fronte all’ejaculazione precoce. Un’opzione che nel breve termine riduce sì l’ansia, ma che nel lungo termine presenta un conto salatissimo proprio sul fronte del desiderio.
Non ultimo, c’è un altro fenomeno emergente: l’uso di anabolizzanti steroidei (che sono illegali) per potenziare la massa muscolare, il fitness, la prestanza, la performance sportiva, il body building. Di nuovo, banalizzandone i rischi dell’uso a lungo termine, anche sul fronte della mascolinità più vitale, quella naturalmente erotica.
Dal punto di vista femminile, non va peraltro dimenticato che un eccesso di iniziativa sessuale, spesso non priva di aggressività, può allontanare dall’erotismo i ragazzi più sensibili e fragili.
La perdita di interesse sessuale in una parte dei nostri giovani è dunque un semaforo rosso che si accende sulla loro salute fisica e psichica. Un segno di allarme che apre quesiti importanti su quanto stili di vita inappropriati, abuso di un certo erotismo sui media, e relazioni poco attente alla qualità degli affetti possano paradossalmente uccidere l’appetito sessuale proprio in quest’epoca di eccezionale abbondanza di offerta. In ogni caso, la perdita del desiderio, a ogni età, è un segnale importante di crisi più generale dell’energia vitale su cui è necessario interrogarsi. Anche perché la perdita del desiderio sessuale, così intrinseco alla giovinezza, porta corpo e mente a cercare altre fonti di eccitazione e soddisfazione “surrogate”. Per esempio nella guida veloce, nell’aggressività, nel bullismo, nel vandalismo, nella distruttività in branco.
L’anoressia sessuale si pone dunque come un doppio problema, sia sul fronte dei fattori fisici e psichici che la causano, sia dei compensi che il ragazzo più o meno consciamente cerca in risposta a questo silenzio del desiderio. E richiede grande attenzione a quei fattori di rischio, dall’alcol agli anabolizzanti, che si preferisce ignorare finché il corpo, da solo, non presenza il suo salatissimo conto.
Adolescenti e giovani Disturbi del desiderio Sessualità maschile