“Il mio ragazzo mi ha confessato di essere stato curato per un’infezione da gonorrea prima di incontrarmi. Che rischi corro? A che cosa devo stare attenta? Che esami devo fare?”.
Federica R. (Forlì)
Federica R. (Forlì)
La gonorrea è un’infezione sessualmente trasmessa, causata dalla “Neisseria gonorrheae”. E’ in rapido aumento, soprattutto tra i giovani, a causa della crescente promiscuità non protetta da un uso consistente del profilattico. L’efficienza della trasmissione dall’uomo alla donna è molto più alta che viceversa: un solo rapporto non protetto è sufficiente a trasmetterla dall’uomo alla donna nel 60-80% dei casi (!), contro il 20-30%/ di probabilità per rapporto nel passaggio da lei a lui.
Il profilattico dovrebbe a rigore essere usato in tutti i tipi di rapporto, se si vuole stare davvero sicuri. La gonorrea può infatti essere contratta anche nel rapporto orale e anale: l’infezione della faringe è presente nel 3-7% dei maschi eterosessuali, nel 10-20% di donne eterosessuali e nel 10-25% dei maschi omosessuali. Il germe è presente nella mucosa rettale nel 35-50% delle donne affette.
Nel maschio dà un’uretrite in genere entro 2-5 giorni dall’infezione, con una secrezione purulenta dal glande. Nella donna causa una vaginite, spesso con pochi sintomi quali bruciori urinari, aumento delle secrezioni vaginali, spotting. L’infezione può risalire dentro l’utero, causando endometrite; nelle tube causando salpingite, con rischio di infertilità (gravidanze extrauterine o ostruzione tubarica); e può causare anche infezioni pelviche con dolore pelvico cronico nel 20% dei casi.
La diagnosi si fa mediante tampone uretrale, nell’uomo, e tampone endocervicale, nella donna. Conviene ripetere questo esame nel suo ragazzo, e farlo a lei: in oltre il 25% dei casi, infatti, la gonorrea è resistente a uno o più antibiotici e quindi potrebbe non essere stata del tutto eradicata. Inoltre tende a diffondersi per via sanguigna e a colpire altri organi, tra cui le articolazioni, con artriti, ed endocardio, con endocarditi. Se ben curata, in modo precoce ed efficace, non lascia danni.
Il profilattico dovrebbe a rigore essere usato in tutti i tipi di rapporto, se si vuole stare davvero sicuri. La gonorrea può infatti essere contratta anche nel rapporto orale e anale: l’infezione della faringe è presente nel 3-7% dei maschi eterosessuali, nel 10-20% di donne eterosessuali e nel 10-25% dei maschi omosessuali. Il germe è presente nella mucosa rettale nel 35-50% delle donne affette.
Nel maschio dà un’uretrite in genere entro 2-5 giorni dall’infezione, con una secrezione purulenta dal glande. Nella donna causa una vaginite, spesso con pochi sintomi quali bruciori urinari, aumento delle secrezioni vaginali, spotting. L’infezione può risalire dentro l’utero, causando endometrite; nelle tube causando salpingite, con rischio di infertilità (gravidanze extrauterine o ostruzione tubarica); e può causare anche infezioni pelviche con dolore pelvico cronico nel 20% dei casi.
La diagnosi si fa mediante tampone uretrale, nell’uomo, e tampone endocervicale, nella donna. Conviene ripetere questo esame nel suo ragazzo, e farlo a lei: in oltre il 25% dei casi, infatti, la gonorrea è resistente a uno o più antibiotici e quindi potrebbe non essere stata del tutto eradicata. Inoltre tende a diffondersi per via sanguigna e a colpire altri organi, tra cui le articolazioni, con artriti, ed endocardio, con endocarditi. Se ben curata, in modo precoce ed efficace, non lascia danni.
Prevenire e curare – Attenti alle infezioni miste tra gonorrea e clamidia
E’ frequente contrarre più infezioni sessualmente trasmesse:
- il 30-50% delle donne contrae gonorrea e clamidia, da partner portatori o affetti da entrambe;
- è essenziale quindi fare gli esami (con tamponi uretrali e cervicali) per entrambe le malattie.
- il 30-50% delle donne contrae gonorrea e clamidia, da partner portatori o affetti da entrambe;
- è essenziale quindi fare gli esami (con tamponi uretrali e cervicali) per entrambe le malattie.
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