Marilena e Giovanni R. (Milano)
Quali sono i fattori di rischio che espongono maggiormente al rischio di infezioni sessuali gravi?
- minore salute/depressione, malattie e disabilità: ossia condizioni di inferiorità e vulnerabilità fisica e/o psichica che rendono la donna più facilmente vittima di abusi sessuali e di infezioni, oltre che di gravidanze indesiderate;
- uso di droghe e “binge drinking”, ossia il bere compulsivo, nelle donne: alcol e droghe abbassano nettamente la capacità di autoprotezione, di imporre l’uso del profilattico, ma anche di “sentire le situazioni” e andarsene in tempo da contesti pericolosi;
- primo rapporto sessuale prima dei 16 anni: la precocità sessuale si accompagna spesso a minori informazioni sui rischi della promiscuità e a una sostanziale latitanza educativa da parte delle famiglie e della scuola;
- maggiore promiscuità sessuale e più esperienze omosessuali, soprattutto quando sono espressione di un’indifferenza al sesso del partner, in linea con quest’affermazione: «Non mi interessa se è maschio o femmina, mi interessa la persona»;
- altre malattie sessualmente trasmesse: rapporti non protetti e promiscuità aumentano in modo esponenziale il rischio di infezioni multiple. Con una caratteristica importante: patologie diverse (per esempio Clamidia, Gonorrea, Papillomavirus, Herpes virus, Sifilide, HIV) hanno un diverso tempo di incubazione e possono dare segno di sé anche mesi dopo il rapporto infettante. Ecco perché il monitoraggio deve essere protratto e attento alle coinfezioni e alle comorbilità;
- bassa funzione sessuale in ambo i sessi: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la promiscuità non si associa a una sessualità soddisfacente e felice. Anzi: spesso i giovani che poi riportano di aver subito rapporti non desiderati, o contratto infezioni sessualmente trasmissibili, hanno anche una funzione sessuale meno soddisfacente;
- aborto e gravidanze indesiderate prima dei 18 anni: altro segno grave di una sessualità vissuta in modo inconsapevole.
In conclusione
Tutti noi adulti abbiamo una grande responsabilità: non possiamo continuare un colpevole silenzio, né arrenderci a un’epidemia di brutalizzazione sessuale. Oggi più di ieri, dobbiamo riscoprire e valorizzare la bellezza di un’intimità scelta, affettuosa, sincera, esclusiva e luminosa.
HIV: i numeri dell'infezione in Italia
- La prevalenza è di 4,3 casi per 100.000 italiani residenti, e di ben 15,4 per 100.000 nella fascia 25-29. Ossia quasi 4 volte di più proprio nella fascia giovane, che oggi sembra ignorare i rischi gravi della promiscuità non protetta almeno dal profilattico.
- Il 76,9% dei sieropositivi italiani sono maschi e il 23,1% femmine.
- La prevalenza dei sieropositivi sale al 18,9 per 100.000 stranieri residenti eterosessuali.
- La prostituzione aumenta il rischio.
- Negli ultimi anni è quasi raddoppiata la percentuale di donne giovani gravide e sieropositive, di cui il 9,0% ha meno di 25 anni, il 76.8% ha concepito per caso e oltre la metà (46,5%) ha scoperto di essere sieropositiva in gravidanza. Un dramma nel dramma, anche per il bimbo che verrà.
Aids / Hiv Alcol Dipendenze, droghe e doping Educazione sessuale e contraccettiva Malattie sessualmente trasmesse Profilattico Sifilide