Maria Chiara S. (Venezia)
Detto questo: perché il vaccino anti-HPV è sicuro? Semplice: ogni virus ha due componenti, il codice genetico e il capside, ossia l’involucro che lo avvolge. Se pensa a un’automobile, il codice genetico è il motore e il capside è la carrozzeria. Il codice contiene tutte le informazioni (il “programma”) che consentono all’HPV di infettare e trasformare le cellule in tumorali, se ha capacità oncogena . Può essere costruito con due linguaggi: acido desossiribonucleico (DNA) o ribonucleico (RNA). I virus a DNA, come l’HPV o l’Herpes, entrano nel codice genetico delle nostre cellule, il DNA, perché usano lo stesso linguaggio, come veri “cavalli di Troia”. Possono restare silenti, essere eliminati, o riattivarsi e causare danni seri.
Per costruire il vaccino anti-HPV non si usa il codice genetico, ma solo una proteina (L1) del capside, che equiparo al numero di targa, perché è diversa da un ceppo di HPV a un altro. Alcuni numeri sono simili: il nostro sistema immunitario può così riconoscere ceppi affini intercettandoli ed eliminandoli prima che infettino le nostre cellule. Non c’è invece DNA del virus: ecco perché non c’è alcuna capacità infettante. Lo dimostrano i 270 milioni di dosi usate finora nel mondo. Eventuali reazioni sono risposte allergiche agli eccipienti, ma non c’è pericolo di infezione. Rassicurata?
Prevenire e curare – Vaccini anti Papillomavirus: come scegliere?
Come scegliere? Elementare, Watson! Sceglierei la massima protezione! E se ho già fatto il bivalente o il quadrivalente? La massima protezione è fare il nonavalente.
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