Lucia S. (Latina)
In gravidanza i fattori di rischio sono molteplici. Tra i fattori predisponenti più importanti ci sono l’età, il sovrappeso/obesità (potente fattore di incontinenza a tutte le età), l’entità dell’aumento di peso durante la gravidanza (concordo con la sua ginecologa, anche se questo fattore non è l’unico), l’iperglicemia, che indica un diabete gestazionale, importante fattore di rischio indipendente sia per l’andamento della gravidanza e la salute del bambino, sia per il parto. La glicemia più elevata facilita le infezioni urinarie, anche subcliniche, e questo fattore infiammatorio e irritativo può aumentare la vulnerabilità a perdere urina involontariamente.
Il crescente volume dell’utero che preme sulla vescica e gli alti livelli di progesterone, che rilassano la muscolatura liscia dell’uretra, concorrono a complicare il problema dal punto di vista biomeccanico. Il parto per via vaginale può poi peggiorare la situazione, in quanto possono essere lese le fibre del muscolo pubococcigeo, parte mediale dell’elevatore dell’ano, il potente muscolo che chiude in basso il bacino, circondando uretra, vagina e ano, e aiutando il controllo volontario della minzione e della defecazione.
La prevenzione è la prima strategia. E’ indispensabile iniziare la gravidanza normopeso e limitarsi a un incremento ottimale, sugli 11-12 chili se si è partite con peso normale. Bene il camminare tutti i giorni, per avere una glicemia nella norma, insieme a una dieta variata ed equilibrata dal punto di vista calorico, evitando gli zuccheri come glucosio e saccarosio, e limitando il fruttosio e i cibi lievitati. Indispensabile poi tenere in forma il muscolo elevatore, grazie a una fisioterapia specifica, che può essere effettuata da una fisioterapista o un’ostetrica specializzate in quest’ambito.
La sinergia fra una grande attenzione personale agli stili di vita e una tempestiva prevenzione può aiutare a ridurre l’incontinenza sia in gravidanza, sia dopo il parto. Auguri per il bimbo che verrà!
Prevenire e curare – Pavimento pelvico: i benefici della prevenzione
L’efficacia della riabilitazione del pavimento pelvico è minore se la donna è già incontinente: anche sul fronte urinario, prevenire, cominciando dagli stili di vita, è meglio e più efficace del curare.
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