Mamma angosciata che si sente in colpa
I disturbi cognitivi sono variabili. Ma la rassicuro subito: sono pienamente reversibili, se la diagnosi di celiachia è precoce, come è il caso di sua figlia, e se l’eliminazione del glutine è rigorosa e permanente.
Le cause del coinvolgimento cerebrale sono diverse e spesso associate: il malassorbimento può causare deficit di ferro di vitamine del gruppo B, con anemia sideropenica, che può causare depressione, difficoltà di concentrazione e di memoria. L’infiammazione della parete intestinale provoca l’aumento nel sangue di sostanze chiamate “citochine”, che infiammano sia il cervello viscerale, sia il sistema nervoso centrale. La neuroinfiammazione e la riduzione della serotonina (il neurotrasmettitore che regola l’umore è contenuto per il 95% nel cervello viscerale) possono ulteriormente contribuire all’umore triste, al senso di debolezza e di malessere, alle difficoltà di concentrazione (la “nebbia in testa”) e di calcolo.
In positivo, come dicevo, una dieta rigorosa e tempestiva, e l’uso clinicamente appropriato degli integratori possono riportare alla piena normalità l’energia vitale, l’umore e tutte le funzioni cognitive superiori.
Prevenire e curare – Celiachia: attente all'ovaio!
Essenziale è il dosaggio nel sangue dell’ormone antimulleriano (AMH): se fosse già ridotto, si può ricorrere alla crioconservazione degli ovociti per proteggere la fertilità.
Alimentazione e dieta Anemia Celiachia Cervello / Sistema nervoso centrale Cervello viscerale / Sistema nervoso enterico Depressione Funzioni cognitive - Disturbi cognitivi Integratori alimentari Vitamine e oligoelementi