Maria Rita B. (Modena)
Il laser può aiutare a ridurre i sintomi di secchezza perché trasmette ai tessuti, anche vaginali, quantità discrete di energia termica. Queste stimolano l’attività dei fibroblasti, le cellule operaie che costruiscono collagene, elastica e mucopolisaccaridi, e delle cellule basali della mucosa, che si moltiplicano facendo aumentare lo spessore della stessa mucosa vaginale. Gli studi clinici, peraltro molto eterogenei, hanno dimostrato una buona efficacia a breve termine (3-6 mesi), mentre sono poche le ricerche che valutino la possibile persistenza dei benefici a 12-24 mesi. Tuttavia, non tutte le donne hanno risultati soddisfacenti, anzi.
Nella mia pratica clinica ho notato tre principali motivi di insoddisfazione dopo il laser. Il più frequente è la mancata diagnosi di un’eccessiva contrazione (“ipertono”) del muscolo elevatore dell’ano, che circonda la vagina e che, se contratto, ne restringe l’entrata rendendo la penetrazione molto dolorosa o addirittura impossibile. Ipertono più frequente nelle donne che non hanno avuto figli, o che li hanno avuti solo con il taglio cesareo, e/o che fanno molti esercizi di Kegel, addominali bassi ed esercizi per gli adduttori delle cosce. In tal caso il laser è inefficace, se prima il muscolo elevatore non viene rilassato con appropriato ciclo di fisioterapia. La seconda causa di inefficacia è la presenza di vaginiti e vulviti, soprattutto se colpiscono la delicata area del vestibolo, posta proprio all’inizio della vagina. Con operatori poco esperti, il bruciore vestibolare non solo non viene ridotto ma può addirittura aumentare. Un terzo motivo di attenzione va riservato alle donne che abbiano fatto interventi chirurgici di tipo urologico per incontinenza, soprattutto se con l’impianto di protesi.
Dai sintomi che descrive, è appropriata una valutazione clinica attenta a diagnosticare e trattare con fisioterapia un eventuale ipertono del muscolo elevatore, utile a ridurre anche il dolore ai rapporti. Le terapie ormonali locali possono poi dare ottimi risultati, anche sulla qualità della risposta sessuale. Il laser resta indicato in caso di persistenza dei sintomi di secchezza e dolore, nonostante la terapia ormonale locale; se la donna non vuole ormoni; se non li può assumere per pregressi tumori ormonodipendenti; se non ama l’idea di continuare ad applicare ormoni locali. Un cordiale saluto.
Prevenire e curare – Ormoni e sindrome genitourinaria della menopausa
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