Innanzitutto si modifica la proporzione tra massa muscolare e massa grassa. La quantità di grasso aumenta mediamente dal 40 al 50 per cento, tra i 20 e i 60 anni, anche nei soggetti che mantengono lo stesso peso corporeo. Questo significa che, se a parità di peso la massa grassa aumenta, si verifica una parallela riduzione della massa muscolare, che mediamente è intorno ai tre chili in meno. La riduzione della massa magra inizia intorno ai 25 anni, è lenta e graduale fino ai 50 anni (meno 10 per cento globale) e subisce poi un’accelerazione marcata in coincidenza con la menopausa (1 per cento in meno/per anno fino ai 70 anni). L’effetto negativo sul muscolo è ancora più marcato se viene a mancare anche il testosterone prodotto dalle ovaie, come succede in caso di ovariectomia bilaterale. Oltre a queste riduzioni quantitative si registra una crescente atrofia di fibre muscolari, con un aumento dell’infiltrazione del tessuto adiposo nel muscolo stesso. Tutte queste modificazioni riducono il volume del tessuto contrattile disponibile per il movimento, ed ecco perché con l’età si riducono la forza e l’agilità, come sua moglie purtroppo nota.