Curiosa un po’ invidiosa, 1966
Nello specifico, poi, gli estrogeni sono molto amici di cute e mucose, e di tutti i connettivi. La menopausa, con la quasi completa scomparsa degli estrogeni e la riduzione, tra il 50 e il 70%, del testosterone e del deidroepiandrosterone (DHEA, genitore di tutti gli ormoni sessuali), riduce di circa il 30% il lavoro dei fibroblasti, i nostri operai cellulari che costruiscono elastina, collagene e mucopolisaccaridi. Frena inoltre il lavoro e la moltiplicazione delle cellule epiteliali mucose e cutanee. Ecco perché dopo la menopausa le rughe diventano più profonde, la pelle più secca, sottile, disidratata e meno elastica. Danno ancor più evidente nelle fumatrici, per l’azione tossica che il fumo ha a livello dei vasi che nutrono anche la cute, e nelle donne che si sono esposte molto al sole, per il danno che i raggi ultravioletti hanno causato a tutti i componenti cutanei.
Gli estrogeni rimettono al lavoro i fibroblasti per un lavoro di “ristrutturazione cellulare a tutto spessore”, come spiego alle mie pazienti. Riprende la produzione di un collagene di qualità, dell’importantissima elastina, ma anche dei mucopolisaccaridi, molecole che danno ai tessuti il turgore tipico delle pelle sana e più giovane. Per ottimizzare il risultato, è indispensabile adottare stili di vita sani: no al fumo e pochissimo alcol, sole con cautela, grande rispetto del sonno, attività fisica aerobica quotidiana e un’alimentazione fresca e sobria. Con questa sinergia la pelle ringiovanisce a fondo, in tutta la sua architettura cellulare, regalando un sorriso davvero soddisfatto!
Prevenire e curare – Androgeni per chi è senza ovaie
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