Carla T. (Feltre)
Ostetricia vuol dire “ob-stare”: stare vicini e fermi, pronti a intervenire solo se necessario, ma rispettando la musica del parto, una danza tra il corpo della mamma e il corpo del piccolo, danza che ha un suo ritmo e un suo tempo. Saper aspettare è il grande lusso e la grande sapienza di una buona ostetricia, ripeto, monitorando sempre la salute di entrambi. Ho assistito recentemente alla nascita di un piccino a me molto caro. Anch’io, di concerto con l’ostetrica, ho optato per non rompere il sacco, preparando nel contempo bene il canale vaginale con un lungo massaggio/stretching che ha un duplice scopo: favorire con gradualità la distensione dei muscoli perivaginali e dare un notevole effetto antalgico alla mamma. E il piccolo è nato benissimo, rompendo il sacco all’uscita della testolina, con due soli puntini di abrasione alla mamma. Davvero questo è nascere felici, con dolcezza!
Prevenire e curare – Nascere con la camicia
Iniziare la vita con morbidezza, serenamente, può certo predisporre a partire con il piede giusto. Anche per questo si associa il nascere con la camicia all’essere fortunati. Tanto meglio se poi si ha subito anche una camicina vera, e tutto l’amore del mondo.