Cecilia F. (Ferrara)
L’eccessiva produzione di ormoni maschili è responsabile della “alopecia androgenetica”, con perdita di capelli in particolare sulle tempie. E’ causata dalla disfunzione dell’ovaio (sindrome da policistosi ovarica, PCOS), associata spesso a un’aumentata resistenza periferica all’insulina: è dunque un disturbo con forte base ormonale.
Dermatologi ed endocrinologi hanno osservato che molte donne perdono invece i capelli con modalità come la sua, diversa dalla forma precedente: per questo parlano di una “perdita di capelli di tipo femminile” (Female Pattern Hair Loss, FPHL). Le caratteristiche tipiche includono capelli che si assottigliano molto, con una “”miniaturizzazione” del bulbo pilifero, e una perdita che parte dal centro della cute del capo, estendendosi poi ai lati, oppure una perdita più ampia frontale che si estende “ad albero di Natale” .
Questa forma, se gli androgeni sono normali, non può essere considerata “androgenetica”. La diagnosi è clinica. In casi come il suo, i ricercatori consigliano di valutare comunque un possibile eccesso di androgeni (ovarici, come giustamente ha fatto il suo ginecologo, o surrenalici), data anche la buona risposta di un farmaco come lo spironolattone, comunque ad azione antiandrogenica. Vanno inoltre valutati:
- il metabolismo del ferro (il 20-30% delle donne ha anemia sideropenica, per cui normalizzare le riserve di ferro è essenziale anche per la salute dei capelli);
- il livello della vitamina D e dello zinco;
- la funzione tiroidea.
Integrare le diverse carenze è fondamentale. Il trattamento locale principale resta il minoxidil al 2 o 5%, a discrezione del medico curante. Terapie specifiche vanno valutate da un dermatologo esperto.
Prevenire e curare – Vitamina D e salute dei capelli
Alopecia androgenetica Anemia Caduta dei capelli Diagnosi differenziale Ferro Patologie della tiroide Vitamina D Zinco