Margherita L. (Pisa)
Quali sono i criteri obiettivi per dire che una cura ormonale funziona?
a) sul cervello, e in particolare neurovegetativi: vampate, sudorazioni, insonnia, tachicardie notturne disfunzionali; emotivo-affettivi: depressione, ansia; cognitivi: perdita di memoria, difficoltà di concentrazione;
b) sul sistema osteoarticolare: dolori alle articolazioni, gonfiore articolare, rigidità mattutina, soprattutto alle mani, ai piedi, alle ginocchia;
c) uroginecologici e sessuali: urgenza minzionale, cistiti dopo rapporto, perdita del desiderio sessuale, secchezza vaginale, dolore ai rapporti, difficoltà all’orgasmo.
In sintesi, quando al primo controllo dopo l’inizio della cura la donna dice “Sto già molto meglio”, la terapia è certo buona. Il medico giudica anche i miglioramenti obiettivi, attraverso i segni rilevabili attraverso la visita: per esempio, la migliore qualità della pelle, delle unghie e dei capelli, l’energia che coglie nella donna, il miglior trofismo genitale con scomparsa della secchezza vaginale; e attraverso gli esami strumentali, per esempio la normalizzazione degli indicatori di eccessivo riassorbimento osseo, e la densitometria, che però richiede almeno un anno di cure (ormoni ma anche calcio e vitamina D, oltre al movimento fisico quotidiano!) per mostrare un recupero di densità ossea dell’1-2% o anche più.
In parallelo, la cura è perfetta se la donna dice “Non mi accorgo di farla (ossia, non ho effetti collaterali) e sto cento volte meglio!”, e il medico rileva esami ematochimici e strumentali (pap-test, mammografia, ecografia transvaginale) normali. Contenta?
Prevenire e curare – La cura ormonale perfetta, su misura come un vestito
1) la postura; la donna che ha ritrovato se stessa e la propria musica ormonale, che torna a dormire bene e ha buoni stili di vita incluso lo sport, abita lo spazio in un altro modo: sta dritta, è più elastica, ha meno pancia, un punto vita più sottile, emana energia e benessere proprio fisico;
2) lo sguardo: che è di nuovo vitale, intenso, attento, acuto. E’ l’intensità dello sguardo che mi rivela se e quanto il cervello abbia ritrovato il proprio equilibrio biologico e psichico;
3) la “paperina” (come chiamo affettuosamente i genitali femminili): grazie all’estradiolo vaginale, ma anche al testosterone in pomata che faccio applicare quando indicato, la vulva ritorna turgida, la vagina ha la mucosa rosea e ben lubrificata, ed è ben disposta a far l’amore, come mi confermano molti mariti del pari soddisfatti.
Sono questi tre criteri finali a dirmi, con la verità del linguaggio del corpo: “Sì, questa cura è perfetta per lei”.
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Video stream disponibili sul sito della Fondazione Alessandra Graziottin
Guarda il video
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Seconda parte: Evidenze scientifiche e posizioni di consenso
Guarda il video
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Terza parte: Manifestazione dei sintomi e durata della terapia
Guarda il video
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Quarta parte: Benefici per il sistema cardiovascolare
Guarda il video
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Quinta parte: Come ottimizzare la protezione del sistema cardiovascolare
Guarda il video
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Sesta parte: Come personalizzare la cura
Guarda il video
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Settima parte: Indicazioni terapeutiche: sintomi, segni, età, familiarità
Guarda il video
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Ottava parte: Estrogeni e bellezza
Guarda il video
Menopausa e terapia ormonale sostitutiva - Nona parte: La collaborazione fra il ginecologo e gli altri specialisti
Guarda il video