Maristella S. (Asti)
Molti studi scientifici confermano che la disfunzione della tiroide, sia in frenata (ipotiroidismo) sia in eccesso (ipertiroidismo), ha un effetto negativo sulla funzione sessuale della donna, soprattutto con riduzione del desiderio e dell’eccitazione. In caso di ipotiroidismo, la frenata si accompagna a una riduzione del tono dell’umore, a volte fino a una franca depressione, con un’azione di disturbo sulla sessualità ancora più marcata. Inoltre, l’effetto negativo è presente anche negli ipotiroidismi subclinici, ossia non ancora evidenti con tutto il corteo di sintomi. I livelli di iodio condizionano la funzione tiroidea. Al mare è possibile che l’introduzione sia maggiore grazie agli alimenti molto ricchi di iodio, quali i pesci e i crostacei. Negli altri alimenti il contenuto dipende dalla qualità della supplementazione (sale iodato), dai terreni di crescita (vegetali), dalla fortificazione o meno dei mangimi con iodio (latte e derivati).
L’altra variabile biologica riguarda i livelli di vitamina D, così importante per la salute e anche la sessualità da essere ormai considerata un ormone. Bassi livelli di vitamina D, frequenti nelle donne italiane, si accompagnano a una riduzione di tutti gli aspetti della funzione sessuale.
Entrambi questi fattori potrebbero peraltro essere facilmente corretti tutto l’anno, con un’adeguata valutazione della funzione tiroidea e un’integrazione con vitamina D. Ne parli con il suo medico di famiglia.
Detto questo, è anche possibile che il mare abbia su di lei effetti molto positivi, anche psicologici, che non sono affatto paturnie. Profumi, colori, il nuotare nell’acqua di mare, il lasciarsi scaldare dal sole, la sensualità che luce e mare ispirano possono essere potentissimi afrodisiaci, che il suo corpo adora. La difficoltà è trasferire questa luna di miele estiva nella vita quotidiana!
Prevenire e curare – Il sole e la terapia della luce
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