«Mio marito ha cinquant’anni, io quarantasette, con due figli adolescenti. Soliti alti e bassi in famiglia, ma buona intesa sessuale da sempre, con 2-3 rapporti a settimana molto soddisfacenti per entrambi (le mie amiche ne hanno molti meno). Ho scoperto per caso che lui è attivo su chat porno e ha avuto rapporti con prostitute. Lui banalizza, dice che ama solo me, che non mi fa mancare niente, e che lo fanno tutti. Alterno una rabbia furiosa ai pianti. Purtroppo una parte di me gli vuole bene e riconosco che è un buon papà. Si può buttare via così una coppia e una famiglia? La fedeltà non esiste più nemmeno quando i rapporti vanno bene? Perché? Adesso cosa faccio?».
Disperata
Disperata
Sono scoperte che lasciano senza fiato, gentile amica. Intuisco la sua collera, la sua delusione e le emozioni nere che scatenano i suoi pianti. E’ un mondo che si sgretola: nulla sarà più come prima. La fiducia infranta e la fedeltà tradita lasciano cicatrici profonde, che i fedifraghi negano o banalizzano. L’«amo solo te» diventa una dichiarazione dai due volti: la carezza capace ancora di sedurre come l’antica sirena che l’ha fatta innamorare, e al contempo la mano urticante che ora le lascia segni profondi dentro alla mente e dentro al cuore. Il «non ti faccio mancare niente» non meriterebbe nemmeno un commento, se non che la fedeltà non si compra con un po’ di benessere economico in più. Il «lo fanno tutti» è specchio auto-assolutorio della vertiginosa banalizzazione del tradimento in corso nelle società laiche ad alto reddito. Tradimento vissuto come un piccolo divertimento senza conseguenze, non “contro” la o il partner (perché non mi soddisfa, o mi ha deluso) ma “per” se stessi, per il gusto dell’eccitazione, della trasgressione, della novità, del piacere sessuale che oggi sta in vetta alla lista dei piaceri umani.
Per i molti, uomini e donne, che vivono il tradimento come un divertimento senza colpa, senza responsabilità e senza inquietudini, la ragione principale è da ricondurre alla frenesia sessuale dei nostri tempi, una sorta di manìa collettiva a sentirsi (più) vivi solo se eccitati dal nuovo. Vogliosi di provare tutto e comunque, senza tenere in alcun conto la positività di quello che già si ha. E senza considerare la gravità del dolore che si provoca, quando scoperti, e il rischio concreto di distruggere quanto si è insieme costruito.
La nostra è una specie biologicamente promiscua, è vero. La fedeltà diventa allora un dono che ciascun partner fa all’altro, all’interno di una relazione monogama per scelta. E’ un dono sereno e apprezzato, quando affinità elettive, intesa fisica e valori condivisi inducono entrambi i partner a scegliere la fedeltà con gioia, soddisfazione e complicità, sentendo che la rinuncia alla trasgressione rende ancora più esclusiva e unica la relazione. E’ un dono emotivamente e sessualmente tanto più costoso quanto più è alta la pulsione sessuale, quanto maggiore è l’effetto euforizzante, pro-tradimento, del contesto, e quanto minore è il controllo sociale sul tradimento stesso.
Per molti, oggi, la fedeltà è un sogno del passato. Ed è sempre più spesso “asimmetrica”, rispettata da uno solo dei due partner, come nella sua coppia. Cosa fare? La ferita è ancora troppo profonda e sanguinante per decidere i prossimi passi. Meglio prendersi una pausa, per decantare il dolore. Nel frattempo faccia tutti gli esami per le infezioni sessualmente trasmissibili. Poi molto dipenderà dalla sua disponibilità a ricominciare. E da come si comporterà suo marito, e da quanto la sua qualità di uomo, di partner e di padre, potrà diventare pian piano presenza che cura, dopo averla ferita a fondo, molto più di quanto lui pensasse.
Per i molti, uomini e donne, che vivono il tradimento come un divertimento senza colpa, senza responsabilità e senza inquietudini, la ragione principale è da ricondurre alla frenesia sessuale dei nostri tempi, una sorta di manìa collettiva a sentirsi (più) vivi solo se eccitati dal nuovo. Vogliosi di provare tutto e comunque, senza tenere in alcun conto la positività di quello che già si ha. E senza considerare la gravità del dolore che si provoca, quando scoperti, e il rischio concreto di distruggere quanto si è insieme costruito.
La nostra è una specie biologicamente promiscua, è vero. La fedeltà diventa allora un dono che ciascun partner fa all’altro, all’interno di una relazione monogama per scelta. E’ un dono sereno e apprezzato, quando affinità elettive, intesa fisica e valori condivisi inducono entrambi i partner a scegliere la fedeltà con gioia, soddisfazione e complicità, sentendo che la rinuncia alla trasgressione rende ancora più esclusiva e unica la relazione. E’ un dono emotivamente e sessualmente tanto più costoso quanto più è alta la pulsione sessuale, quanto maggiore è l’effetto euforizzante, pro-tradimento, del contesto, e quanto minore è il controllo sociale sul tradimento stesso.
Per molti, oggi, la fedeltà è un sogno del passato. Ed è sempre più spesso “asimmetrica”, rispettata da uno solo dei due partner, come nella sua coppia. Cosa fare? La ferita è ancora troppo profonda e sanguinante per decidere i prossimi passi. Meglio prendersi una pausa, per decantare il dolore. Nel frattempo faccia tutti gli esami per le infezioni sessualmente trasmissibili. Poi molto dipenderà dalla sua disponibilità a ricominciare. E da come si comporterà suo marito, e da quanto la sua qualità di uomo, di partner e di padre, potrà diventare pian piano presenza che cura, dopo averla ferita a fondo, molto più di quanto lui pensasse.
PIllole di salute
«Provo dolore ai rapporti, in profondità. Cosa potrebbe essere?».
Carla S.
Tre le cause principali: endometriosi, infiammazione da infezioni trasmesse per via sessuale e dolore pelvico cronico. L’endometriosi è la più frequente. Se la diagnosi è questa, la terapia in continua con dienogest (1 cps alla sera, senza pause) è la terapia più efficace per ridurre questo tipo di dolore sessuale, in circa sei mesi.
«Perché i gelati mi fanno venire la candida?».
Rosanna R. email
Non sono i gelati, ma gli zuccheri semplici (glucosio e saccarosio) perché alzano la glicemia e scatenano la candida, che di zuccheri è ghiottissima, soprattutto nelle persone predisposte.
Carla S.
Tre le cause principali: endometriosi, infiammazione da infezioni trasmesse per via sessuale e dolore pelvico cronico. L’endometriosi è la più frequente. Se la diagnosi è questa, la terapia in continua con dienogest (1 cps alla sera, senza pause) è la terapia più efficace per ridurre questo tipo di dolore sessuale, in circa sei mesi.
«Perché i gelati mi fanno venire la candida?».
Rosanna R. email
Non sono i gelati, ma gli zuccheri semplici (glucosio e saccarosio) perché alzano la glicemia e scatenano la candida, che di zuccheri è ghiottissima, soprattutto nelle persone predisposte.
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