Quenby S, Gallos ID, Dhillon-Smith RK, Podesek M, Stephenson MD, Fisher J, Brosens JJ, Brewin J, Ramhorst R, Lucas ES, C McCoy RC, Anderson R, Daher S, Regan L, Al-Memar M, Bourne T, MacIntyre DA, Rai R, Christiansen OB, Sugiura-Ogasawara M, Odendaal J, Devall AJ, Bennett PR, Petrou S, Coomarasamy A.
Miscarriage matters: the epidemiological, physical, psychological, and economic costs of early pregnancy loss
Lancet. 2021 May 1;397(10285):1658-1667. doi: 10.1016/S0140-6736(21)00682-6. Epub 2021 Apr 27
Illustrare i fattori di rischio e la conseguenze biologiche, emotive e socio-economiche dell’aborto spontaneo: è questo l’obiettivo del lavoro coordinato dal Tommy’s National Centre for Miscarriage Research di Coventry e Londra, Regno Unito. Ai lavori hanno partecipato ricercatrici e ricercatori delle Università di Oxford, Birmingham e Warwick (UK), dell’Università dell’Illinois a Chicago e della Johns Hopkins University a Baltimora (USA), dell’Università di Buenos Aires (Argentina), dell’Ospedale Universitario di Aalborg (Danimarca) e dell’Università di Nagoya, Giappone.
Si stima che ogni anno, a livello mondiale, si verifichino oltre 23 milioni di aborti spontanei (44 al minuto), per un rischio aggregato del 15.3% (95% CI 12.5-18.7%). Le donne che hanno avuto un aborto spontaneo nella loro vita sono il 10.8% del totale (10.3-11.4%); la percentuale scende all’1.9% per due aborti (1.8-2.1%) e allo 0.7% per tre aborti o più (0.5-0.8%).
I principali fattori di rischio comprendono:
- età della donna inferiore a 20 anni o superiore a 35;
- età dell’uomo superiore a 40 anni;
- indice di massa corporea molto basso o molto elevato;
- etnia afro-americana;
- precedenti aborti spontanei;
- fumo;
- alcol;
- stress;
- lavoro su turni notturni;
- inquinamento atmosferico;
- esposizione a pesticidi.
L’aborto spontaneo:
- provoca conseguenze fisiche (emorragie, infezioni) e psicologiche (ansia, depressione e sindrome da stress post- traumatico, fino al suicidio nei casi più gravi);
- è un importate fattore di rischio per complicanze ostetriche in gravidanze successive (parto pre-termine, insufficiente crescita fetale, distacco di placenta, natimortalità);
- predice problemi di salute a lungo termine (patologie cardiovascolari, tromboembolismo venoso);
- determina costi economici per le donne, i sistemi di cura e la società nel suo complesso: per esempio, si stima che nel Regno Unito il costo nazionale a breve termine ammonti a 471 milioni di sterline l’anno (oltre 544 milioni di euro).
Le donne che hanno subito un aborto spontaneo dovrebbero quindi ricevere:
- un’accurata consulenza psicologica dopo l’evento avverso;
- un adeguato counseling preconcezionale e ostetrico in caso di nuove gravidanze.
E’ inoltre opportuno che le statistiche relative agli aborti spontanei nei diversi Paesi del mondo siano raggruppate e confrontate, per accelerare la ricerca in ambito preventivo e la presa in carico delle pazienti.