Mercadante S, Bellastella A.
Chrono-endocrinology in clinical practice: a journey from pathophysiological to therapeutic aspects
Life (Basel). 2024 Apr 24;14(5):546. doi: 10.3390/life14050546. PMID: 38792568; PMCID: PMC11121809
Raccogliere e revisionare criticamente le più recenti conoscenze sugli aspetti fisiopatologici dei ritmi endocrini e sulle loro implicazioni per la pratica clinica: è questo il tema della review di Silvia Mercadante e Antonio Bellastella, del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche avanzate presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” a Napoli.
Seguendo le linee guida PRISMA, gli Autori hanno analizzato i risultati di studi osservazionali, revisioni, meta-analisi e case report pubblicati fino a marzo 2024, incrociandoli con i real world data, ossia le proprie esperienze cliniche.
In particolare, lo studio:
- riassume le caratteristiche generali dei ritmi biologici;
- descrive diversi bioritmi endocrini e le conseguenze della loro perturbazione sulla salute a breve e lungo termine, e nella pratica clinica.
Tuttavia alcuni fattori ambientali – come l’alternanza di luce/oscurità e sonno/veglia, e il momento dei diversi pasti – possono a loro volta influenzare le caratteristiche dei bioritmi, ed eventualmente alterarne la “prosodia” e la sincronizzazione.
Come i bioritmi endocrini sono coinvolti in importanti processi fisiologici, così la loro perturbazione può causare disturbi di gravità crescente, sino al cancro e alle patologie neurodegenerative. E’ quindi molto importante proteggerli, innanzitutto con sani stili di vita, e ripristinarli quando siano alterati, tramite una cronoterapia correttiva precoce.