Toh YL, Shariq Mujtaba J, Bansal S, Yeo A, Shwe M, Lau AJ, Chan A.
Prechemotherapy levels of plasma dehydroepiandrosterone and its sulfated form as predictors of cancer-related cognitive impairment in patients with breast cancer receiving chemotherapy
Pharmacotherapy. 2019 Mar 20. doi: 10.1002/phar.2259. [Epub ahead of print]
Verificare se adeguati livelli di deidroepiandrosterone (DHEA) e di deidroepiandrosterone solfato (DHEAS) proteggano dagli effetti collaterali della chemioterapia sulle funzioni cognitive: è questo l’obiettivo dello studio prospettico coordinato da Yi Long Toh, del Dipartimento di Farmacia presso la National University of Singapore.
Il DHEA e il DHEAS favoriscono lo sviluppo e il funzionamento del cervello. Lo studio ha coinvolto:
- due centri oncologici di Singapore;
- 81 donne affette da cancro al seno al primo, secondo e terzo stadio (età media: 48.9 ± 9.3 anni).
Le funzioni cognitive, percepite e oggettive, sono state misurate in tre momenti distinti:
- prima dell’inizio della chemioterapia (T1);
- durante la chemioterapia (T2);
- dopo la chemioterapia (T3).
Questi, in sintesi, i risultati:
- per effetto della chemioterapia, il 27.8 per cento delle pazienti ha sperimentato un calo clinicamente significativo delle funzioni cognitive;
- i livelli medi di DHEA e di DHEAS prima della chemioterapia erano rispettivamente pari a 1.61 ± 0.91 μmol/L e 19.21 ± 13.13 nmol/L;
- adeguati livelli di DHEAS sono protettivi nei confronti degli effetti della chemioterapia sulla scioltezza verbale (OR 0.27, 95% CI: 0.08-0.96) e sull’acutezza mentale in generale (OR 0.25, 95% CI: 0.08-0.74).
Questi importantissimi risultati indicano che le pazienti con più elevati livelli di DHEAS prima della chemioterapia corrono un minor rischio di sviluppare disturbi cognitivi per effetto della terapia stessa. Nuovi e più ampi studi potranno confermare questa positiva correlazione e approfondire i benefici del DHEAS sulle funzioni cerebrali.