M. Palmery, A. Saraceno, A. Vaiarelli, G. Carlomagno
Oral contraceptives and changes in nutritional requirements
Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2013 Jul; 17 (13): 1804-13
Il lavoro è un’analisi degli effetti indotti dai contraccettivi orali (OC) sulla nutrizione e descrive tutte le alterazioni di vitamine e minerali e quindi le manifestazioni cliniche di queste carenze.
Negli anni le diverse pillole disponibili sul commercio hanno subito una serie di sviluppi atti a minimizzare gli effetti avversi e migliorare la compliance senza ridurne l’efficacia. Il primo di questi adattamenti è stato ridurre la concentrazione in ormoni fino ad arrivare alle formulazioni attuali a basso dosaggio. Gli OCs che combinano un progestinico con un dosaggio non superiore a 35mcg di etinilestradiolo (EE) sono ormai le formulazioni standard utilizzate, fatta eccezione per le donne in cura con farmaci antiepilettici. Formulazioni con EE 20 mcg riducono ulteriormente gli effetti estrogenici quali il gonfiore e la tensione mammaria, senza comprometterne l’efficacia.
Nonostante questi sviluppi, attualmente permangono problemi legati all’uso della contraccezione ormonale. Scopo di questa review è focalizzare l’attenzione sulle alterazioni nutrizionali indotte dagli OC che sono state finora meno studiate e delle quali i medici dovrebbero essere messi a conoscenza.
Commento della professoressa Graziottin
Negli ultimi 50 anni, da quando è stata introdotta e diffusa la pillola contraccettiva, sono stati effettuati numerosi studi clinici sugli effetti della combinazione dei principi attivi, solitamente due ormoni (sintetici: etinilestradiolo più progestinico; oppure estradiolo naturale e progestinico), in relazione alle possibili alterazioni nutrizionali indotte sulle pazienti.
Nello specifico si è verificato come la pillola contraccettiva possa influenzare l’assorbimento e il metabolismo di vitamine e minerali, elementi nutrizionali importanti per la salute e il benessere della donna. Tali carenze possono essere collegate agli effetti collaterali riportati dalle pazienti, tra i quali meritano di essere segnalati:
- tensione mammaria;
- emicrania;
- ritenzione idrica;
- calo della libido;
-aumento di peso.
Diventa dunque di fondamentale importanza prevenire le carenze minerali e vitaminiche attraverso la somministrazione di integratori dietetici appropriati: e questo dovrebbe essere un approccio di prima linea per i medici.
Gli studi clinici concordano nel ritenere che il supplemento dietetico ideale debba contenere vitamine del gruppo B insieme ad acido folico, vitamine C ed E, e minerali quali magnesio, zinco e selenio.