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Xie F, Huang T, Lou D, Fu R, Ni C, Hong J, Ruan L.
Effect of vitamin D supplementation on the incidence and prognosis of depression: An updated meta-analysis based on randomized controlled trials
Front Public Health. 2022 Aug 1;10:903547. doi: 10.3389/fpubh.2022.903547. eCollection 2022
Verificare se i livelli di vitamina D incidano su incidenza e prognosi della depressione. E’ questo l’obiettivo della review coordinata da Fei Xie ed espressione di tre importanti realtà cliniche cinesi: il Yinzhou No. 2 Hospital a Ningbo, la Zhejiang Chinese Medical University a Hangzhou e, nella medesima città, il QingChun Hospital of Zhejiang Province.
La ricerca è stata condotta su PubMed, EMBASE, Web of Science e Cochrane Library, e ha portato all’individuazione di 29 lavori per un totale di 4504 partecipanti.
Questi, in sintesi, i risultati:
- la vitamina D contribuisce a ridurre l’incidenza della depressione (SMD: -0.23) e a migliorare l’efficacia delle terapie (SMD: -0.92);
- le persone con bassi livelli di vitamina D (<50 nmol/L) e, in generale, le donne traggono significativi benefici dalla supplementazione sia nella prevenzione che nella terapia della depressione;
- questi risultati si ottengono, mediamente, con una dose giornaliera superiore a 2,800 IU e almeno 8 settimane di trattamento.
Lo studio dei ricercatori cinesi conferma dunque uno dei più significativi benefici non scheletrici della vitamina D e ribadisce come livelli adeguati di questo nutriente possano evitare o almeno ridurre il ricorso agli antidepressivi.
Xie F, Huang T, Lou D, Fu R, Ni C, Hong J, Ruan L.
Effect of vitamin D supplementation on the incidence and prognosis of depression: An updated meta-analysis based on randomized controlled trials
Front Public Health. 2022 Aug 1;10:903547. doi: 10.3389/fpubh.2022.903547. eCollection 2022
Verificare se i livelli di vitamina D incidano su incidenza e prognosi della depressione. E’ questo l’obiettivo della review coordinata da Fei Xie ed espressione di tre importanti realtà cliniche cinesi: il Yinzhou No. 2 Hospital a Ningbo, la Zhejiang Chinese Medical University a Hangzhou e, nella medesima città, il QingChun Hospital of Zhejiang Province.
La ricerca è stata condotta su PubMed, EMBASE, Web of Science e Cochrane Library, e ha portato all’individuazione di 29 lavori per un totale di 4504 partecipanti.
Questi, in sintesi, i risultati:
- la vitamina D contribuisce a ridurre l’incidenza della depressione (SMD: -0.23) e a migliorare l’efficacia delle terapie (SMD: -0.92);
- le persone con bassi livelli di vitamina D (<50 nmol/L) e, in generale, le donne traggono significativi benefici dalla supplementazione sia nella prevenzione che nella terapia della depressione;
- questi risultati si ottengono, mediamente, con una dose giornaliera superiore a 2,800 IU e almeno 8 settimane di trattamento.
Lo studio dei ricercatori cinesi conferma dunque uno dei più significativi benefici non scheletrici della vitamina D e ribadisce come livelli adeguati di questo nutriente possano evitare o almeno ridurre il ricorso agli antidepressivi.
