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Emergenza Covid: impatto sulla continuità delle cure oncologiche

25/04/2021

Emergenza Covid: impatto sulla continuità delle cure oncologiche
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Thaler M, Khosravi I, Leithner A, Papagelopoulos PJ, Ruggieri P.
Impact of the Covid-19 pandemic on patients suffering from musculoskeletal tumours
Int Orthop. 2020 Aug;44(8):1503-1509. doi: 10.1007/s00264-020-04636-4. Epub 2020 May 26

Valutare l’impatto dell’emergenza da Covid-19 sulla continuità delle cure da fornire alle persone colpite da tumore muscolo-scheletrico: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Martin Thaler ed espressione delle Università di Innsbruck e Graz (Austria), della National and Kapodistrian University di Atene (Grecia), e dell’Università di Padova.
L’indagine è stata condotta fra 152 specialisti di tutto il mondo, aderenti alla International Society of Limb Salvage (ISOLS) e alla European Musculo-Skeletal Oncology Society (EMSOS). Il questionario, somministrato on line, comprendeva 20 domande suddivise in tre ambiti:
- origine ed esperienza chirurgica del partecipante (4 domande);
- impatto dell’emergenza sulla continuità delle cure (chirurgia, radioterapia, chemioterapia) (12 domande);
- impatto dell’emergenza sul singolo medico (4 domande).
Questi, in sintesi, i principali risultati:
- la maggioranza dei partecipanti è rappresentata da chirurghi (91.1%), seguiti da pediatri con specializzazione in oncologia muscolo-scheletrica (9.6%);
- solo il 5.4% dichiara che la pandemia non ha comportato una riorganizzazione all’interno del proprio dipartimento, mentre il 48% e il 52% riferisce che la chirurgia ospedaliera e ambulatoriale è stata interrotta;
- il 20.1% e il 20.7% dichiarano che la chirurgia dei sarcomi ossei e dei sarcomi dei tessuti molli è stata interrotta o ritardata;
- le cause più frequenti di interruzione del servizio sono le difficoltà di approvvigionamento (74.3%) e la mancanza di personale (63.6%);
- il 16.7% e il 20.3% dei partecipanti segnala l’interruzione o il ritardo della radioterapia e della chemioterapia;
- l’88.7% e il 90.2% riferisce ritardi e cancellazioni nella chirurgia dei tumori benigni e delle cisti ossee;
- il 70.3% ha ricevuto una specifica formazione sulla gestione dell’emergenza.
In conclusione:
- la pandemia da Covid-19 ha provocato una significativa contrazione dell’assistenza alle persone colpite da tumore muscolo-scheletrico;
- il ritardo o la cancellazione delle cure mette in pericolo la vita dei/delle pazienti, o può provocare esacerbazione del dolore cronico, complicanze severe e perdite funzionali irreversibili;
- è urgente rivedere l’organizzazione della medicina non impegnata sul fronte Covid per garantire cure efficaci e tempestive per tutte le patologie.
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