La lubrificazione vaginale è mediata da complessi fenomeni neuro-vascolari e biochimici, solo in parte compresi.
Gli estrogeni sono considerati fattori permittenti per il polipeptide intestinale vasoattivo (VIP), in quanto ne ottimizzerebbero l’azione a livello dell’endotelio vascolare. Il testosterone, nella donna come nell’uomo, è considerato il fattore permittente più importante per l’ossido nitrico (NO), in quanto ne ottimizzerebbe l’azione in particolare a livello dei corpi cavernosi bulbo-vestibolari e clitoridei, nonché della parete vaginale anteriore, ricca di fibre nitrergiche. Queste affermazioni preliminari necessitano tuttavia di conferme definitive.
Ulteriori studi sono necessari per chiarire l’effetto degli ormoni sulla densità e la distribuzione dell’innervazione nei tessuti genitali femminili nonché le reciproche interazioni a livello vascolare.
Specifiche ricerche sono infine necessarie per valutare l’effetto sulla lubrificazione vaginale di ormoni di sintesi (tra cui etinilestradiolo e progestinici) ampiamente usati nella contraccezione e, per i progestinici, anche nelle terapie ormonali sostitutive.