Ne deriva quindi l’importanza di una dettagliata storia clinica anamnestica, con un diario del dolore accurato e centrato sul ciclo, di un accurato esame pelvico e genitale (mappa del dolore, vestibolite, ragadi, ipertono dell’elevatore) e di una valutazione del ruolo dell’infiammazione cronica nell’eziologia del dolore, con attenzione specifica ai complessi fattori che modulano la percezione del dolore. Quest’attenzione multisistemica facilita una diagnosi articolata, prerequisito per un trattamento appropriato della comorbilità fisica ed emozionale del dolore pelvico cronico nella donna.
Il ginecologo che approfondisca questi temi può quindi aumentare nettamente il suo “impact factor” clinico, ossia la sua capacità di cambiare in meglio la vita della donna, diagnosticando e curando il dolore viscerale e sessuale, ancora purtroppo così trascurati nella pratica clinica.