Seo DO, Holtzman DM.
Gut microbiota: from the forgotten organ to a potential key player in the pathology of Alzheimer disease
J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2019 Nov 18. pii: glz262. doi: 10.1093/gerona/glz262. [Epub ahead of print]
Riepilogare ciò che oggi sappiamo sulle correlazioni fra microbiota intestinale e demenza di Alzheimer: è questo l’obiettivo dell’articolo di D.O. Seo e D.M. Holtzman, del Dipartimento di Neurologia presso la Washington University School of Medicine di St. Louis, USA.
I primi microrganismi unicellulari presenti nel corpo umano sono stati osservati dal naturalista olandese Antoni van Leewenhoeck, più di trecento anni fa. Tuttavia solo in anni recenti, dopo secoli di apparente oblio, abbiamo messo a fuoco la natura del microbiota intestinale e le sue interazioni con il nostro organismo, sviluppando compiutamente il concetto di ecosistema.
Oggi è noto che le alterazioni del microbiota sono implicate nella patogenesi di numerose patologie, anche in ambito neurologico: e fra queste la demenza di Alzheimer, attraverso meccanismi neuroinfiammatori e metabolici che stiamo imparando a conoscere sempre meglio. Queste conoscenze potrebbero aprire la strada, in un futuro non lontano, a nuove strategie diagnostiche e terapeutiche.