Ryan J, Scali J, Carrière I, Amieva H, Rouaud O, Berr C, Ritchie K, Ancelin ML.
Impact of a premature menopause on cognitive function in later life
BJOG. 2014 May 7. doi: 10.1111/1471-0528.12828. [Epub ahead of print]
Accertare se la menopausa precoce possa avere effetti di lungo termine sulla funzione cognitiva in tarda età, e se questa correlazione possa variare in funzione del tipo di menopausa e del ricorso alla terapia ormonale sostitutiva. E’ l’obiettivo dello studio di coorte condotto da J. Ryan e dal suo gruppo di studio, espressione delle Università di Montpellier (Francia) e Melbourne (Australia).
La ricerca ha coinvolto 4868 donne francesi di età non inferiore ai 65 anni, sulla base delle seguenti variabili:
- età alla menopausa;
- tipo di menopausa precoce (spontanea, iatrogena);
- ricorso alla terapia ormonale sostitutiva;
- prestazioni cognitive, misurate lungo un periodo di sette anni;
- eventuale diagnosi di demenza.
Dallo studio sono emerse queste indicazioni:
- la menopausa precoce a un’età non superiore ai 40 anni, sia iatrogena (per ovariectomia bilaterale) sia spontanea, risulta associata, nella vecchiaia, a una minore scioltezza di parola (OR 1.56, 95% CI 1.12-1.87, P = 0.004) e una minore memoria visiva (OR 1.39, 95% CI 1.09-1.77, P = 0.007);
- la terapia ormonale sostitutiva, iniziata subito dopo la menopausa, migliora la memoria visiva ma sembra accrescere il rischio di una minore scioltezza verbale;
- il tipo di menopausa precoce (spontanea, iatrogena) non appare correlata in modo significativo alla qualità delle funzioni cognitive;
- la menopausa precoce accresce del 30% il rischio di un declino della velocità psicomotoria e della funzione cognitiva globale nell’arco dei sette anni presi in considerazione.
Lo studio, sottolineano gli Autori, consente di concludere che:
- la menopausa precoce, sia spontanea sia iatrogena (chirurgica), produce danni di lungo termine sulla funzione cognitiva, danni che non sembrano essere completamente scongiurati dalla terapia ormonale sostitutiva;
- questi effetti dovrebbero rientrare nella valutazione del rapporto costi-benefici dell’ovariectomia nelle giovani donne.