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Commento a:
Bervian Bassani T, Silva Bartolomeo C, Brito Oliveira R, Portes Ureshino R.
Progestogen-mediated neuroprotection in central nervous system disorders
Neuroendocrinology. 2023;113(1):14-35. doi: 10.1159/000525677. Epub 2022 Jun 27
Esporre le più aggiornate evidenze sull’azione preventiva e terapeutica dei neurosteroidi nei confronti delle patologie neurodegenerative: è questo l’obiettivo della review di Taysa Bervian Bassani e collaboratori, dell’Università Federale di San Paolo (Brasile).
I neurosteroidi sono sintetizzati dai neuroni e dalla glia in modo diretto, o a seguito del metabolismo degli steroidi gonadali e surrenali (come nel caso dell’allopregnanolone, metabolita del progesterone), e agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale, aumentando o riducendo la modulazione degli impulsi nervosi.
In particolare, il progesterone e i suoi equivalenti sintetici (progestinici) hanno dimostrato di esercitare effetti neurotrofici, neuroprotettivi, antiossidanti, antinfiammatori, di modulazione gliale, promielinizzanti e rimielinizzanti in diversi modelli sperimentali di condizioni neurodegenerative e di lesioni.
Il lavoro dei ricercatori brasiliani analizza l’azione del progesterone e dei progestinici in modelli sperimentali e studi epidemiologici e clinici di alcuni fra i disturbi neurodegenerativi più diffusi:
- demenza di Alzheimer;
- morbo di Parkinson;
- malattia di Huntington;
- sclerosi laterale amiotrofica;
- sclerosi multipla.
La revisione, in particolare, valuta:
- in che modo e in che misura queste patologie alterano i livelli di progesterone;
- i meccanismi intra- ed extra-cellulari alla base degli effetti neuroprotettivi;
- il potenziale neuroprotettivo e rigenerativo nel contesto della terapia ormonale sostitutiva per la menopausa.
Bervian Bassani T, Silva Bartolomeo C, Brito Oliveira R, Portes Ureshino R.
Progestogen-mediated neuroprotection in central nervous system disorders
Neuroendocrinology. 2023;113(1):14-35. doi: 10.1159/000525677. Epub 2022 Jun 27
Esporre le più aggiornate evidenze sull’azione preventiva e terapeutica dei neurosteroidi nei confronti delle patologie neurodegenerative: è questo l’obiettivo della review di Taysa Bervian Bassani e collaboratori, dell’Università Federale di San Paolo (Brasile).
I neurosteroidi sono sintetizzati dai neuroni e dalla glia in modo diretto, o a seguito del metabolismo degli steroidi gonadali e surrenali (come nel caso dell’allopregnanolone, metabolita del progesterone), e agiscono direttamente sul sistema nervoso centrale, aumentando o riducendo la modulazione degli impulsi nervosi.
In particolare, il progesterone e i suoi equivalenti sintetici (progestinici) hanno dimostrato di esercitare effetti neurotrofici, neuroprotettivi, antiossidanti, antinfiammatori, di modulazione gliale, promielinizzanti e rimielinizzanti in diversi modelli sperimentali di condizioni neurodegenerative e di lesioni.
Il lavoro dei ricercatori brasiliani analizza l’azione del progesterone e dei progestinici in modelli sperimentali e studi epidemiologici e clinici di alcuni fra i disturbi neurodegenerativi più diffusi:
- demenza di Alzheimer;
- morbo di Parkinson;
- malattia di Huntington;
- sclerosi laterale amiotrofica;
- sclerosi multipla.
La revisione, in particolare, valuta:
- in che modo e in che misura queste patologie alterano i livelli di progesterone;
- i meccanismi intra- ed extra-cellulari alla base degli effetti neuroprotettivi;
- il potenziale neuroprotettivo e rigenerativo nel contesto della terapia ormonale sostitutiva per la menopausa.
