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Salute femminile: la pubertà precoce accresce il rischio cardiovascolare

06/06/2024

Salute femminile: la pubertà precoce accresce il rischio cardiovascolare
“Science News” - Segnalazioni e commenti on line su articoli scientifici di particolare interesse
Commento a:
Bleil ME, Appelhans BM, Gregorich SE, Hiatt RA, Roisman GI, Booth-LaForce C.
Pubertal timing: a life course pathway linking early life risk to adulthood cardiometabolic health
PLoS One. 2024 Mar 27;19(3):e0299433. doi: 10.1371/journal.pone.0299433. PMID: 38536799; PMCID: PMC10971576

Verificare se i tempi dello sviluppo puberale femminile possano influire sulla salute cardiometabolica in età adulta attraverso la modulazione dell’impatto dei fattori di rischio infantili: è questo l’obiettivo dello studio coordinato da Maria E. Bleil, dell’Università di Washington a Seattle (USA). Al lavoro hanno preso parte anche ricercatori del Rush University Medical Center di Chicago, della University of California a San Francisco e della University of Minnesota.
Lo studio è stato condotto su 655 donne partecipanti allo Study of Early Child Care and Youth Development (SECCYD), lanciato nel 1991 dallo Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development (NICHD), e al recente studio di follow-up denominato SHINE (Study of Health in Early and Adult Life, 2023).
I fattori di rischio prepuberale includevano:
- l’età del menarca materno;
- l’etnia della bambina;
- gli indicatori di salute e di avversità in età infantile.
I tempi della pubertà sono stati valutati in base:
- all’inizio dello sviluppo del seno e alla comparsa dei peli pubici (stadiazione di Tanner);
- all’età del menarca.
Il rischio cardiometabolico in età adulta (RCM) è stato valutato mediante un indice sintetico desunto dai valori di:
- circonferenza vita;
- pressione arteriosa sistolica;
- pressione arteriosa diastolica;
- emoglobina A1C;
- proteina C-reattiva;
- lipoproteine ad alta densità.
Ecco i risultati dell’analisi:
- uno sviluppo più tardivo del seno (-0,173, p < 0,01) e dei peli pubici (-0,182, p < 0,01) e un menarca successivo ( -0,145, p < 0,01) correlano con un minore CMR in età adulta;
- il tempo di sviluppo del seno e l’età al menarca mediano l’effetto dell’età del menarca materno, dell’etnia (afroamericane vs caucasiche, asiatiche vs caucasiche), del peso alla nascita e dello stato socio-economico sul CMR in età adulta (tutti ps < 0,05);
- il momento dell'insorgenza dei peli pubici media gli effetti dell’età del menarca materno, dell’etnia (solo afroamericane vs caucasiche) e del peso alla nascita (tutti ps < 0,10).
In sintesi:
- dall’analisi è emerso che uno sviluppo puberale più tardivo correla con un rischio cardiometabolico minore in età adulta;
- di conseguenza, è ragionevole ipotizzare che il monitoraggio delle ragazze a rischio possa aiutare a gestire eventuali problemi cardiovascolari futuri.
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