Commento a:Celik DB, Poyraz EÇ, Bingöl A, Idiman E, Ozakbaş S, Kaya D.
Sexual dysfunction in multiple sclerosis: gender differencesJ Neurol Sci. 2013 Jan 15; 324 (1-2): 17-20. doi: 10.1016/j.jns.2012.08.019. Epub 2012 Oct 15.
Accertare la frequenza e la natura dei disturbi sessuali negli uomini e nelle donne affette da sclerosi multipla e investigare le relazioni esistenti fra tali disturbi e una serie di variabili cliniche, demografiche e psicosociali: è l’obiettivo dello studio di D.B. Celik e collaboratori, del dipartimento di Psicologia Clinica della Mustafa Kemal University ad Hatay, Turchia.
La ricerca ha coinvolto 89 pazienti, 45 uomini e 44 donne, età media 37.4 anni (range: 21-56). La sessualità è stata analizzata con il Multiple Sclerosis Intimacy and Sexuality Questionnaire-19 (MSISQ-19) e l’Arizona Sexual Experiences Scale (ASEX), mentre il grado di disabilità è stato valutato con la Expanded Disability Status Scale (EDSS), che registra la progressiva compromissione delle attività quotidiane e dell’autonomia. I pazienti sono stati studiati e classificati in funzione dei tre sottogruppi di disturbi sessuali previsti dal MSISQ-19:
- disturbi sessuali primari: sono l’esito diretto delle alterazioni neurologiche implicate dalla malattia (diminuzione o spiacevolezza delle sensazioni genitali, riduzione della capacità di orgasmo, riduzione del desiderio, deficit erettivi nell’uomo, ridotta o assente lubrificazione nella donna);
- disturbi sessuali secondari: sono l’esito di sintomi non sessuali (problemi intestinali e vescicali, debolezza muscolare, tremore, disturbi dell’attenzione e della concentrazione);
- disturbi sessuali terziari: sono l’esito di fattori psicosociali e culturali (alterazioni dell’immagine corporea, ferite dell’autostima e così via).
Questi i risultati:
- il 60.7% dei pazienti (n=54) accusa disturbi sessuali rilevabili con il MSISQ-19;
- le donne riportano punteggi significativamente più elevati (e quindi disturbi sessuali più gravi) degli uomini nel MSISQ-19 (42.6 ± 12.9 contro 36.6 ± 13.3; P=0.034);
- in particolare, i punteggi ottenuti con l’ASEX indicano che le donne soffrono più frequentemente di disturbi dell’eccitazione (7.9% contro 1.1%, P=0.024);
- i disturbi sessuali più frequenti sono quelli secondari (32.5%, n=41);
- in questo ambito, i problemi che emergono più frequentemente sono il dolore urente/bruciore, la difficoltà di concentrazione e i sintomi intestinali;
- è stata riscontrata una correlazione significativa fra disturbi sessuali secondari, da un lato, e grado di disabilità (punteggi ottenuti con la EDSS) e durata della malattia, dall’altro (r=0.34, p=0.001 e r=0.21, p=0.042, rispettivamente);
- anche i disturbi sessuali terziari correlano significativamente con il livello di disabilità registrato con la EDSS (r=0.23m, p=0.03).
Queste le conclusioni degli Autori:
- la gravità dei disturbi sessuali correlati alla sclerosi multipla è correlata al genere: le donne ne soffrono più degli uomini;
- i sintomi sessuali più frequenti, sia negli uomini sia nelle donne, sono quelli secondari, ossia quelli derivanti, per esempio, dai problemi intestinali e vescicali, dalla debolezza muscolare, dal tremore, dai disturbi cognitivi;
- anche i disturbi secondari colpiscono più le donne degli uomini;
- la dimensione emotiva dei disturbi sessuali (immagine corporea alterata, senso di inadeguatezza, bassa autostima) è correlata al grado di disabilità complessiva e alla conseguente menomazione dell’autonomia.